di Raffaele Dobellini Il 4 dicembre 2016 gli elettori italiani saranno chiamati ad esprimere il proprio consenso o il proprio dissenso nei confronti della Riforma costituzionale, cosiddetta “Renzi-Boschi” o “Boschi-Napolitano”. Già dalla scelta di come appellare questa Riforma si possono comprendere le posizioni in campo. Chi la chiama Renzi-Boschi vuole porre attenzione sul significato che l’approvazione della stessa avrà per le sorti del Governo in carica. Chi la denomina Napolitano-Boschi pone, invece, l’accento sul fatto che la legge costituzionale aveva avuto inizialmente l’avallo della maggioranza delle forze politiche presenti in Parlamento, anche grazie all’esplicito sostegno del Presidente emerito, Giorgio Napolitano, che aveva accettato la propria rielezione per contribuire, tra l’altro, alle riforme istituzionali. Al di là, però, dei risvolti politici che avrà l’esito referendario è opportuno soffermarsi su quali effetti questa Riforma avrà nel concreto e, nello s
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.