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Nipoti di Maritain n. 06 è online!

Oggi è uscito il numero 6  della rivista Nipoti di Maritain.  Al centro ci sono  tre temi di forte attualità sociale ed ecclesiale: l’ etica ecologica , il rapporto fra l’economia finanziaria e la democrazia e le attese in vista del Sinodo dei giovani del 2018. Qual è la responsabilità dei cristiani nel degrado ecologico e in che modo oggi possono essere segno profetico dell'alleanza uomo-natura? A questo e a molti altri quesiti rispondono gli autori che entrano nel dibattito. Nelle  rubriche, ulteriori approfondimenti legati all'ecologia: la riflessione liturgica sul creato di mons. Christian Cerasa, l’intervista a don Bruno Bignami sull’ecologia integrale relazionale e la recensione di Federico Ferrari a “Dio è anche giardiniere” del teologo Christophe Boureux.  Il secondo tema riguarda il rapporto più corretto tra finanza e democrazia; emerge la necessità di un controllo di autorità democratiche e rappresentative degli interessi dei popoli, sottraendo il mondo fina

Vangelo e voto. Poveri e rancore.

di Lorenzo Banducci Per un curioso scherzo del destino il prossimo 4 marzo, in concomitanza con le elezioni politiche, chi si recherà alla Messa Festiva Domenicale potrà ascoltare uno dei brani evangelici più significativi per la mia personale esperienza di fede.

Call for papers - Nipoti di Maritain 6

Cari Amici,  è aperta la possibilità di inviarci i vostri articoli per il sesto numero di Nipoti di Maritain - ISSN 2531-7040. Ecco i tre quesiti su cui si articolerà il dibattito: Ambito etico/morale : « La crisi ecologica e la sfida della sostenibilità in che modo  trasformeranno la morale cattolica nei prossimi decenni?  » Ambito politico/sociale : « Democrazia e finanza : quale rapporto è possibile, anche alla  luce del Fiscal Compact?  » Ambito pastorale/ecclesiale : « Quali sono le vostre attese e le prospettive reali per il prossimo  Sinodo dei Vescovi sui giovani , la fede e il discernimento?  » Accettiamo interventi di risposta di massimo 1000 parole da  farci pervenire all’indirizzo inipotidimaritain6@gmail.com entro  il 20 febbraio 2018. 

Editoriale - Nipoti di Maritain 05

Queer, ideologia e tradizione. I temi della quinta pubblicazione di Nipoti di Maritain – scelti dai lettori della nostra pagina facebook – se accostati potrebbero quasi rivelare una trama coerente. Dopotutto, è quella di un (una?) Dio che si compromette con la storia umana ad un punto così spiazzante e sconvolgente – questo, in fondo, significa queer – da incarnarsi, travalicando i confini “tradizionali” tra sacro e profano, tra divino e umano, tra potenza e debolezza. In questa tensione carica di paradossi amati dall’apostolo Paolo, nasce la Tradizione vivente nella Chiesa, che si esprime in diversi luoghi ed epoche nella forma di una pluralità di tradizioni teologiche, disciplinari, liturgiche e devozionali. Le quali tuttavia sono esposte al rischio di una sclerotizzazione ideologica – assolutizzare un punto di vista unilaterale, ovverosia quello che in teologia si definisce “eresia” – ma il discernimento ecclesiale fa capire appunto se conservarle, modificarle o abbandonarle; s

Nipoti di Maritain n. 05 è online!

Abbiamo pubblicato il  quinto numero  di Nipoti di Maritain.  L’ editoriale  del direttore Piotr Zygulski rivela una trama che attraversa i tre temi della pubblicazione: teologia queer , verità e ideologia , tradizione . Insomma, si cerca  una chiave per  poter pungolare la teologia, anche  in modo sfacciatamente  queer con  funzione anti-idolatrica,  senza tuttavia  sbandare dalla  verità cristiana.  Quando non si parlava di queer si parlava di eccedenza; gli amici musulmani preferiscono dire che Dio è il più grande e che quindi non si lascia mai completamente imbrigliare nei nostri schemi concettuali. E che quindi anche l'approccio queer deve aprirsi a sua volta alla sorpresa, a qualcosa che lo spiazzi per evitare che si possa tramutare in ideologia, quella che alcuni paventano come ideologia gender , spesso senza (far) capire che cosa  sia  precisamente.   Al contempo ricordiamo,  con S.Giovanni XXIII, che la tradizione  «è il progresso che è stato fatto  ieri, come il

Spunti per un dialogo con la teologia queer

Questo articolo nasce per rispondere ad uno stimolo proveniente dalla redazione di Nipoti di Maritain . Allorché ho letto che si cercavano contributi p er il numero successivo della rivista, dedicata alle teologie queer , dovetti confessare a me stesso di non conoscere affatto questo filone della teologia contemporanea. Queer per me era solo un aggettivo sentito per la prima volta ai corsi di filosofia morale della mia università dove ero stato introdotto alla filosofia di Judith Butler in chiave critica da un docente di formazione tomista, il mio maestro Carmelo Vigna. Questa filosofa era nota ai più come colei che voleva liquefare i generi sessuali nella specie umana, l’idea dunque di poter applicare l’aggettivo queer a Dio mi pareva inusuale e non del tutto perspicua. In che senso Dio poteva essere queer , ossia non un ente senza sesso come insegna la metafisica tomista, bensì di genere fluido? Decisi di colmare le mie lacune leggendo quello che, dopo alcune recensioni trov

Lettera pastorale del vescovo Gero Marino (Savona-Noli) - sintesi

Oggi 7 ottobre 2017 è la data scelta da Calogero “Gero”  Marino , Vescovo di Savona-Noli , per diffondere la sua prima lettera pastorale, che vuole essere “uno strumento di lavoro e di revisione di vita personale e comunitaria”. Lo sguardo in uscita per spolverare la fede Il messaggio si preannuncia evocativo già a partire dal titolo “Cominciando da Gerusalemme. Per ritrovare il filo della fede” e dal quadro “Il ragazzo e la luna” di Hopper posto in copertina. L’immagine illustra lo “spingersi oltre” che è desiderio di ciascuno e ricorda che l’“uscire è questione di sguardo”. Se è “lungo e largo, attento e profondo, attratto e attraente” non è una via di fuga, bensì apre nuovi squarci sulle periferie, partendo da una introspezione grata alle proprie radici. Marino si è recato recentemente in pellegrinaggio a Gerusalemme, che rappresenta il cuore della fede negli eventi pasquali. Da lì è necessario cominciare – vivendo sul filo dell’impossibile contro il disincanto di chi dà tu