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Diventare Padri per scegliere tra volontà e bene dei propri cari

di Vincenzo Fatigati Uno dei punti focali del film Million Dollar Baby è rappresentato dalla scena in cui Frankie, l’allenatore di Maggie, la pugile inchiodata in stato di paralisi permanente su un letto dopo essere stata vigliaccamente colpita nell’ultimo incontro di pugilato, svela il significato del termine “mogusha”: mio sangue, mio tesoro. Il richiamo cristologico è evidente (come segnalava Fabio Ferzetti su Il Messaggero del 17 febbraio 2005) e ci permette di rileggere tutta la narrazione dal suo epilogo: Maggie muore a 33 anni, ed è quindi «fatta della stessa sostanza del padre», legata da un rapporto quasi filiale, benché sia di tipo putativo. Ma la prova più alta e difficile di paternità consiste nell’assecondare la volontà dell’allieva/figlia, somministrando una dose massiccia di adrenalina, in modo da permettere di non soffrire: e morire. La definizione del ruolo paterno, in questa prospettiva, ha una funzione salvifica e quasi redentrice. Frankie è, da una parte, u

Brevi osservazioni sulla dichiarazione anticipata di trattamento

di Raffaele Dobellini Sono attualmente in discussione presso la Commissione Affari sociali della Camera sedici proposte di legge sul c.d. testamento biologico o dichiarazione anticipata di trattamento. Tra queste due espressioni andrebbe preferita la seconda. L’espressione “testamento biologico” , infatti, può essere interpretata come sostegno alla tesi secondo la quale il bene vita sia «davvero subordinato alla mera volontà potestativa della persona e che questa sia comunque l’unica legittimata ad attribuire a tale bene un qualsivoglia valore» [1] . Il r ilievo assunto dalla DAT origina, per un verso, dalla necessità di evitare che sia un giudice a dedurre la volontà del paziente in stato c.d. vegetativo, ricorrendo ad improbabili testimonianze di terzi, dall’altro, dalla natura relazionale-personalistica, che oggi si attribuisce al rapporto tra medico e paziente, che ha permesso di superare la «primazia del medico sull’alleanza terapeutica» [2] . La DAT risulta necessaria, p

Esiste un diritto a uccidersi?

di Niccolò Bonetti La coscienza cristiana sul tema del testamento biologico deve evitare due atteggiamenti erronei: una sacralizzazione esagerata della vita fisica che esprime un attaccamento peccaminoso alla vita terrena e una visione libertaria che invece ritiene la vita umana liberalmente disponibile dal soggetto in modo illimitato. Fra chi ritiene che bisogna continuare ad idratare e alimentare gli individui in stato vegetativo anche contro la volontà che espressero in vita e chi ritiene il suicidio un diritto assoluto della persona umana è possibile percorrere vie intermedie e più umane. La vita umana è un dono indisponibile di Dio: non è l’uomo a darsi la vita e neppure dipende totalmente da lui conservarla ed è quindi difficile sostenere che egli possa rivendicare un diritto assoluto a togliersela. Accettare la sofferenza, il dolore e la morte significa accettare la finitezza umana; ogni soluzione eutanasica rischia di configurarsi come fuga dall’umano. Tuttavia non

Editoriale - Nipoti di Maritain 02

Nipoti di Maritain sta crescendo. Cresce l’interesse nei confronti della rivista, cresce il numero di collaboratori. Ho colto qualche reazione, implicita ed esplicita; mi rallegra il fatto che sia stata apprezzata l’impostazione “ecumenica” che abbiamo voluto dare, coinvolgendo autori con idee differenti, da quelle più conservatrici a quelle più riformistiche, per mostrare la vivacità dello Spirito che soffia all’interno della Chiesa, in mezzo ai battezzati e anche al di fuori.  Nipoti di Maritain sta crescendo. Cresce l’interesse nei confronti della rivista, cresce il numero di collaboratori. Ho colto qualche reazione, implicita ed esplicita; mi rallegra il fatto che sia stata apprezzata l’impostazione “ecumenica” che abbiamo voluto dare, coinvolgendo autori con idee differenti, da quelle più conservatrici a quelle più riformistiche, per mostrare la vivacità dello Spirito che soffia all’interno della Chiesa, in mezzo ai battezzati e anche al di fuori. Rispetto alla nostra pagina fa