Caro Padre in Cristo, Abbiamo molte ragioni per amarvi, non solo per il vostro alto ufficio ma anche per il vostro instancabile entusiasmo a favore della giustizia e della pace, per la vostra vicinanza ai bisognosi e per molto altro. L’amore per la vostra persona, l’alta stima del vostro ufficio e la responsabilità da noi tutti condivisa nel trasmettere la fede alle odierne generazioni dalla mentalità critica e a quelli che verranno dopo di noi mi impongono, tuttavia, di esprimere pubblicamente il mio riserbo in merito a ciò che ritengo un eccessiva accentuazione da parte vostra di norme troppo rigorosamente interpretate nel campo dell’etica sessuale. Naturalmente, siamo consapevoli quanto voi del nostro dovere di fare il possibile affinché i cristiani amino e promuovano la castità. Ma è proprio in questo campo che vale il detto: “Quando è troppo teso, l’arco si spezza”. Se in questo difficile ambito esigiamo anche una iota in più di quanto possiamo ragionevolmente giusti
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.