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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

Nuova politica industriale per riformare il lavoro

di Lorenzo Banducci Diamo spazio oggi a un’intervista esclusiva al professor Faioli docente di diritto del lavoro a Roma sul tema tanto dibattuto in queste ore del Jobs Act.

Problema giovanile e/è questione ecclesiale

di Rocco Gumina   “Prendete nelle vostre mani la vostra vita e vogliate decidere di farne un autentico e personale capolavoro”. Così Giovanni Paolo II si rivolgeva nel 1985 ai giovani genovesi. L’invito del Papa polacco, recentemente canonizzato, stimola il mondo giovanile alla responsabilità personale, ecclesiale e civile per rispondere alla chiamata alla santità proposta da Dio e pertanto per rendere l’esistenza un capolavoro. Tali parole hanno un oggettivo significato in ogni parte del globo sia nei Paesi dove il cattolicesimo è ampiamente diffuso e radicato, sia nelle terre destinate alla prima evangelizzazione. Tuttavia, in un territorio così ricco di problematiche sociali, politiche e ambientali – qual è il mezzogiorno italiano dove si trova la nostra Sicilia – questo invito mette chiaramente in risalto come il problema giovanile dell’assenza di formazione e preparazione umana, del lavoro, di una prospettiva credibile per progettare il futuro si leghi a filo doppio al

A proposito del "segno di pace"

di Emanuele D’Onofrio Diamo spazio a un'interessante intervista degli amici di Aleteia al professor Andrea Grillo docente di liturgia sul documento della Congregazione per il culto divino che aveva come tema il "segno di pace". Il recente documento della Congregazione per il culto divino ha riacceso il dibattito su un gesto antico e interpretato in molti modi dalle comunità cristiane dei cinque continenti La lettera inviata alcuni messi fa ha scoperto il velo su un mare di differenze nella pratica liturgica di tutte le comunità cristiane. Come già raccontato da Aleteia qualche settimana fa il documento inviato dalla Congregazione per il culto divino qualche mese fa agli episcopati di tutto il mondo chiedeva che il “segno della pace”, rito che appartiene al momento dell’Eucarestia nella celebrazione della messa, sia svolto con sobrietà e moderazione, e soprattutto, che si riveda la pratica di accompagnarlo con canti specifici. Questa presa di posizione d