di José Oscar Beozzo La conferenza di Medellín nel 1968 - tre anni dopo il Concilio - ha avuto un impatto enorme non solo in America Latina ma in tutto il mondo. Dal documento finale dell’episcopato si evince un coraggio profetico che riassume il meglio del Concilio e che trova terreno fertile in questi luoghi. L'ingiustizia sociale e l’oppressione, che devastavano il continente latino-americano, prevalentemente cattolico, dal Messico al Rio Grande fino all’estremo sud, sono emerse con forza nel dibattito e nelle conclusioni di questa conferenza, risultando una ventata di novità nel modo di concepire l'evangelizzazione, la pastorale e la teologia. Nel documento Medellín, pertanto, si nota che alla parte povera della popolazione era già stato dato un ruolo centrale in quanto i vescovi avevano constatato che essa rappresentava la stragrande maggioranza della Chiesa latino-americana. E ciò avrebbe recato con sé conseguenze serie e inevitabili per il laicato. I laic
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.