La Chiesa deve comprendersi e dimostrarsi come la testimone pubblica e la trasmettitrice di una memoria sovversiva di libertà in mezzo ai "sistemi" della nostra società protesa verso l'emancipazione. Questa tesi si fonda sulla memoria come forma fondamentale di espressione della fede cristiana e sulla portata centrale e peculiare che in essa detiene la libertà. Nella fede noi cristiani attuiamo la memoria passionis, mortis et resurrectionis Jesu Christi; credendo che ci ricordiamo del testamento del suo amore, nel quale il Regno di Dio appare in mezzo agli uomini proprio per il fatto che i potenti hanno incominciato ad essere abbattuti, che Gesù ha aderito al partito di coloro che non si mettono in vista, sono radiati ed oppressi proclamando così questo Regno di Dio che viene come potenza liberatrice di un amore assoluto. Questa memoria Jesu Christi non è un ricordo che dispensi illusoriamente dalle audacie del futuro. Non è come una specie di controfigur
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.