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Visualizzazione dei post con l'etichetta ortodossia

Settimana ecumenica 2019 - Padre Grigorios Nanakoudis: Mc 16,14-15

Commento de l  Molto Reverendo Archimandrita padre  Grigorios Nanakoudis , parroco del duomo di Spetses e predicatore della Metropolìa di Hydra (Grecia) della Chiesa greco-ortodossa del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli Sono grato di partecipare con questo piccolo testo alla Settimana ecumenica 2019. Mi è stato chiesto di commentare Marco 16,14-15, che si riferisce ad un’altra apparizione di Nostro Signore ai Suoi discepoli dopo la Sua Risurrezione. In particolare, dopo la presenza dell'Angelo alle Mirofore e del Signore stesso a Maria Maddalena, esse si precipitarono ad annunciare il fatto della resurrezione «di nascosto, per timore dei Giudei» (Gv 18,38) ai discepoli. Ma non credevano; a loro sembrava «un vaneggiamento» (Lc 24,11) quello che le donne avevano raccontato. Il testo che commento è seguito dalla Sua apparizione ai discepoli mentre stavano cenando. Cercheremo di avvicinarci ad alcune parole nel testo.  1. « Incredulità »: in tutto il Vangelo,

Il futuro dell'Ortodossia

Christos Yannaras è un filosofo e teologo ortodosso di Atene in Grecia, dove ha tenuto un corso di presentazione dell’ortodossia nel suo confronto con l’Occidente, che ha registrato un grande successo di uditori ed editoriale nel testo delle sue lezioni ateniesi, pubblicato con il titolo dimesso  Abbecedario della fede (1983). Come scrive il prefatore, Michel Stravou, della traduzione francese ed italiana, pubblicata con il titolo  La fede dell’esperienza ecclesiale. Introduzione alla teologia ortodossa , per il teologo neo-ellenico, «il termine “Occidente” non ha un significato strettamente geografico ma designa la civiltà moderna che si è imposta al mondo intero a partire dall’Europa occidentale»; e «il termine “ortodosso” non viene usato in senso confessionale stretto bensì nel senso di un riferimento costante alla fede universale, “cattolica”, della chiesa indivisa. […] Yannaras ritiene che un vero contributo allo sforzo di riconciliazione delle chiese consisterebbe nel lavorare a

L'ordinazione delle donne diacono nella tradizione bizantina

Questo è il rito di ordinazione per le diaconesse come venne ricostruito nel 1647 da Giacomo Goar utilizzando almeno sette manoscritti. Goar afferma di essersi servito dei documenti presenti nella biblioteca reale ( di Francia ?) , e delle collezioni Barberini, Grottaferrata, di San Marco a Firenze, Tilliana, Allaziana e Coresiana .Vi sono inclusi, senza dubbio, i manoscritti de Nicolis e Giorgio Varo , ed altri ancora. Il testo greco venne pubblicato, assieme alla traduzione in latino di Goar , in Euchologion sive Rituale Graecorum, Parigi 1647; pp. 262-264; con delle note pp. 264-267. commenti ‘ Preghiera di Ordinazione( cheirotonia ) di una diaconessa’ Tutti gli ordini maggiori erano conferiti all'interno della chiesa, dinnanzi all'altare. Dopo l'offertorio sacro, quando le porte della chiesa sono state aperte, davanti al Diacono comincia la litania 'Tutti Santi' ; la donna che è ordina