“ Dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà ” (2Cor 3,17). È un versetto impegnativo quello che quest’anno nell’ IDAHOT – International Day Against Homophobia, Transphobia and Biphobia (giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la biofobia) – è stato scelto per le veglie (per il superamento di questa violenza) del 2022 . La libertà stessa è sinonimo di Dio: il Signore infatti liberamente ci ha creati e liberamente ci ama, e ci chiede – con la medesima libertà – di amarci gli uni gli altri. La libertà, va da sé, è anche responsabilità, è alzarsi in piedi quando si viene chiamati ad agire, è non voltarsi quando si guarda in faccia il male o l’ingiustizia. Amare il prossimo in tutta la sua miseria e in tutto il suo splendore di creatura, fatta ad immagine e somiglianza del Creatore. La libertà è dunque una chiamata in corresponsabilità al Bene comune, non è libertà da, ma libertà per: per fare, per esserci, per ricambiare l’amore, per convertirsi al Vangelo. ...
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.