Certamente,uno ha il diritto di mettere in pratica la non repressività anche all'interno della società conformistica: dalle stravaganze nell'abbigliamento agli espedienti più folli della vita diurna e notturna. Ma nella società costituita ,questo genere di proteste si muta in uno strumento di stabilizzazione e perfino di conformismo ,poichè non solo lascia intatte le radici del male ,ma anche testimonia a favore dell'esistenza di una libertà all'interno della repressione generale. E' certamente un bene che queste libertà del privato siano ancora praticate e praticabili ma la generale assenza di libertà conferisce loro un significato regressivo. Un tempo questi sfoghi individuali della repressione erano un privilegio esclusivo di una limitata classe alta ,mentre in condizioni eccezionali venivano concessi anche agli strati meno privilegiati della popolazione. In contrasto a ciò,la civiltà industriale avanzata democratizza le autorizzazioni allo s...
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.