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Nils Christie: contro il carcere e per una soluzione alternativa dei conflitti

di Zenone Sovilla  La vita nell'età neoliberista catalizzata dalla televisione che ci chiude in casa e ci sottopone a inquietanti bombardamenti sull'allarme criminalità, rendendoci tutti più soli e diffidenti verso gli altri. Le piazze e le strade che si svuotano la sera trasformandosi nel loro grigiore in un simbolo tragico delle nostre paure. Il cittadino terrorizzato che delega allo Stato la cura della sua angoscia invece di provare a ricostruire le reti sociali.  Lo Stato come sistema di controllo/repressione sociale e il carcere come fiorente industria al suo servizio.  Nils Christie studia il controllo del crimine da oltre cinquant'anni e non ha dubbi sulla origine ambientale del comportamento "deviante" rispetto alle convenzioni sociali o alle leggi. In inglese è appena uscita una edizione ampliata del suo "Crime control as industry. Toward gulags, western style" (in Italia la precedente da Elèuthera: "Il business penitenziario. La