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Visualizzazione dei post con l'etichetta male

Dio non è un sistema, bensì una vita.

Il problema del male  è centrale nella riflessione di Schelling,del secondo periodo. Egli, ispirandosi a Jacob Böhme (1575–1624), ritiene si debba operare una distinzione fra Dio come natura (principio oscuro) e Dio come spirito (principio luminoso). Dio non è sistema, ma vita, ed il distacco della natura dallo spirito è il male di Dio. Il bene invece consiste nel recupero della natura nello spirito.   Dunque per spiegare il male non ci è dato altro all’infuori dei due princípi in Dio. Dio come spirito (l’eterno legame di entrambi) è l’amore purissimo, ma nell’amore non può mai esserci una volontà del male, e cosí nemmeno nel principio ideale. Ma Dio stesso, per poter essere, abbisogna di un fondamento ( Grund ), se non che questo non è fuori di lui, ma in lui; e Dio ha in sé una natura, la quale, benché appartenga a lui stesso, è diversa da lui. Nell’intelletto divino vi è un sistema, ma Dio stesso non è un sistema, bensí una vita, ed è in ciò che risiede la risposta al

Splendente come un'ostia..

Il filosofo Emmanuel Mounier, in molte lettere e passaggi del suo diario, racconta il dramma della malattia della figlia, vissuto con la moglie Paulette. La piccola Françoise infatti all’età di due anni entrò in uno stato di coma vegetativo a causa di un’encefalite progressiva. Presenza di Françoise. Storia della nostra piccola Françoise, che sembra continuare la sua esistenza con dei giorni privi di storia. Il primo sforzo è stato quello di superare la psicologia della sventura. Questo  miracolo che un giorno si è spezzato, questa promessa su cui si è richiusa la lieve porta di un sorriso cancellato, di uno sguardo assente, di una mano senza progetti, no, non è possibile che ciò sia casuale, accidentale. “È toccata loro una grande disgrazia”. Invece non si tratta di una grande disgrazia: siamo stati visitati daqualcuno molto grande. Così non ci siamo fatti delle prediche. Non restava che fare silenzio dinanzi a questo nuovo mistero, che poco a poco ci ha pervaso della sua gioia