La stessa relazione che esiste tra le conclusioni e i principi quando l'intelletto si serve del raziocinio, esiste pure tra il predicato e il soggetto quando l'intelligenza formula giudizi affermativi e negativi. Se infatti l'intelletto intuisse subito nei principi la verità delle conclusioni, mai più intenderebbe servendosi del raziocinio. Così pure, se l'intelletto nell'apprendere la quiddità del soggetto vedesse subito tutte le cose che gli si possono attribuire o che gli si debbono negare, non intenderebbe certo formulando giudizi affermativi e negativi, ma solo conoscendo l'essenza.
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.