Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta conflitto generazionale

Palla lunga e pedalare

di Giacomo Poggiali Ero pressoché certo di non andare a votare alle primarie: il clima avvelenato di questi giorni mi ha allontanato del tutto dall’idea di un centrosinistra che si scanna ancorandosi a vecchie dicotomie. I nuovi fan club che con tanta arroganza ho criticato continuano a darmi fastidio.

Ho voglia

di Francesco Dulio Non sono conservatore, non sono neanche progressista, ma amo il progresso e voglio conservare ciò che di buono c’è stato in passato. “Penso che ciò che Vigevano abbia bisogno siano i giovani”, “Penso che si possa ancora cambiare in meglio la nostra società, almeno partendo dalla nostra realtà”, “Penso che…”, penso sia ora di cambiare davvero. Non sto inneggiando a qualcosa di politico, né tantomeno a qualche ideale troppo grosso che proprio non mi calza, ma semplicemente sto dicendo una banalità, perché questo è, che TUTTI hanno in mente come me. Perché non si cambia allora? Io, a diciannove anni, sicuramente non ho una risposta né giusta né inattaccabile né tantomeno dettata dall’esperienza che tanti avranno più di me, ma provo ogni modo a darmela, quando vedo che il mondo, insieme a noi giovani-futuri vecchi, sta andando a scatafascio.

La "dittatura dei vecchi" e la grande assente

di Giacomo Poggiali Hanno trentacinque, quaranta, massimo quarantacinque anni, e sono pensati come i “promettenti giovani”, il futuro dell'Italia delle mille anomalie, non riuscendo ad esserne il presente. Nati e cresciuti quando la lotta tra Dc e Pci sembrava la storia eterna che si perpetua, il mondo è cambiato con loro, la loro vita è stata scandita dalle tappe della globalizzazione. Nel lavoro hanno trovato l'eredità imprenditoriale dei padri minacciata dai nuovi mercati del lavoro. Nella politica la risposta ai loro sogni, alle loro ambizioni.  Ma in quale politica, è necessario domandarselo. Perché l'impegno in politica dei nati intorno agli anni '70 è iniziato proprio mentre cambiava tutto: crollavano le ideologie, finiva un'epoca e mutavano i valori, e in questa svolta che spaesava, gli allora e tuttora giovani ci si sono ritrovati immersi.