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Didaché

La Didaché o Dottrina dei dodici apostoli è un testo cristiano di autore sconosciuto, rinvenuto nel 1873 in un manoscritto gerosolimitano, il Codex Hierosolymitanus. Probabilmente scritto in Siria nel I secolo, il testo sarebbe contemporaneo ai libri del Nuovo Testamento. Testo didascalico, la Didaché contiene una catechesi della "via della morte" e della "via della vita", con indicazioni di morale per lacomunità, inclusa una lista di vizi e virtù, e testi liturgici sul battesimo e sull'eucaristia. È divisa in tre sezioni principali: una che riguarda dottrine Cristiane, una riguardante riti come il battesimo e l'eucarestia, e l'organizzazione della Chiesa. Venne persino considerata come parte del Nuovo Testamento da alcuni Padri della Chiesa anche se la maggioranza lo considerò apocrifo; per questo non fu accettato nel canone del Nuovo Testamento eccetto che dalla Chiesa ortodossa etiope. La Chiesa cattolica lo inserisce nella letteratura suba

Tutto è relativo e storico nella morale cristiana salvo l'amore?

1.La fede che opera mediante l’amore Si potrebbe partire da un’idea molto semplice : quello che Dio ci dice sull’uomo essenzialmente è che l’uomo è chiamato a decidersi nella carità per la fede o, che è la stessa cosa, nella fede per la carità; perché i contenuti di queste due virtù fondamentali, fede e carità, sono identici. Vale a dire: la fede è l’atto col quale l’uomo si abbandona a Dio tutt’intero liberamente, secondo la bellissima descrizione data dalla  Dei Verbum; quindi l’atto col quale liberamente l’uomo aderisce al disegno di Dio è l’atto di fede.   L’uomo è colui che è chiamato ad aderire a un disegno, con un atto di libertà, con un’opzione fondamentale, è chiamato a far suo o a respingere un disegno, una concezione, un progetto di uomo che Dio ha.  Questo atto col quale totalmente e liberamente l’uomo fa suo il disegno di Dio noi lo chiamiamo atto di fede, che è l’atto salvifico, mentre l’atto di perdizione, il “peccato”, è quello col quale l’uomo, invece di fa