La Didaché o Dottrina
dei dodici apostoli è un testo cristiano di autore
sconosciuto, rinvenuto nel 1873 in un manoscritto
gerosolimitano, il Codex Hierosolymitanus. Probabilmente scritto
in Siria nel I secolo, il testo sarebbe contemporaneo
ai libri del Nuovo Testamento.
Testo didascalico,
la Didaché contiene una catechesi della "via
della morte" e della "via della vita", con indicazioni
di morale per lacomunità, inclusa una lista di vizi e virtù,
e testi liturgici sul battesimo e
sull'eucaristia.
È divisa in tre sezioni principali:
una che riguarda dottrine Cristiane, una riguardante riti come
il battesimo e l'eucarestia, e l'organizzazione della
Chiesa.
Venne persino considerata come parte
del Nuovo Testamento da alcuni Padri della
Chiesa anche se la maggioranza lo considerò apocrifo; per
questo non fu accettato nel canone del Nuovo Testamento eccetto
che dalla Chiesa ortodossa etiope. La Chiesa cattolica lo
inserisce nella letteratura subapostolica.
CAPITOLO
1
1.
Due sono le vie, una della vita e una della morte, e la differenza è
grande fra queste due vie.
2.
Ora questa è la via della vita: innanzi tutto amerai Dio che ti ha
creato, poi il tuo prossimo come te stesso; e tutto quello che non
vorresti fosse fatto a te, anche tu non farlo agli altri.
3.
Ecco pertanto l'insegnamento che deriva da queste parole: benedite
coloro che vi maledicono e pregate per i vostri nemici; digiunate per
quelli che vi perseguitano; perché qual merito avete se amate quelli
che vi amano? Forse che gli stessi gentili non fanno altrettanto? Voi
invece amate quelli che vi odiano e non avrete nemici.
4.
Astieniti dai desideri della carne. Se uno ti dà uno schiaffo sulla
guancia destra, tu porgigli anche l'altra e sarai perfetto; se uno ti
costringe ad accompagnarlo per un miglio, tu prosegui con lui per
due. Se uno porta via il tuo mantello, dagli anche la tunica. Se uno
ti prende ciò che è tuo, non ridomandarlo, perché non ne hai la
facoltà.
5.
A chiunque ti chiede, da' senza pretendere la restituzione, perché
il Padre vuole che tutti siano fatti partecipi dei suoi doni. Beato
colui che dà secondo il comandamento, perché è irreprensibile.
Stia in guardia colui che riceve, perché se uno riceve per bisogno
sarà senza colpa, ma se non ha bisogno dovrà rendere conto del
motivo e dello scopo per cui ha ricevuto. Trattenuto in carcere,
dovrà rispondere delle proprie azioni e non sarà liberato di lì
fino a quando non avrà restituito fino all'ultimo centesimo.
6.
E a questo riguardo è pure stato detto: "Si bagni di sudore
l'elemosina nelle tue mani, finché tu sappia a chi la devi fare".
CAPITOLO
2
1.
Secondo precetto della dottrina:
2.
Non ucciderai, non commetterai adulterio, non corromperai fanciulli,
non fornicherai, non ruberai, non praticherai la magia, non userai
veleni, non farai morire il figlio per aborto né lo ucciderai appena
nato; non desidererai le cose del tuo prossimo.
3.
Non sarai spergiuro, non dirai falsa testimonianza, non sarai
maldicente, non serberai rancore.
4.
Non avrai doppiezza né di pensieri né di parole, perché la
doppiezza nel parlare è un'insidia di morte.
5.
La tua parola non sarà menzognera né vana, ma confermata
dall'azione.
6.
Non sarai avaro, né rapace, né ipocrita, né maligno, né superbo;
non mediterai cattivi propositi contro il tuo prossimo.
7.
Non odierai alcun uomo, ma riprenderai gli uni; per altri, invece,
pregherai; altri li amerai più dell'anima tua.
CAPITOLO
3
1.
Figlio mio, fuggi da ogni male e da tutto ciò che ne ha l'apparenza.
2.
Non essere iracondo, perché l'ira conduce all'omicidio, non essere
geloso né litigioso né violento, perché da tutte queste cose hanno
origine gli omicidi.
3.
Figlio mio, non abbandonarti alla concupiscenza, perché essa conduce
alla fornicazione; non fare discorsi osceni e non essere immodesto
negli sguardi, perché da tutte queste cose hanno origine gli
adultèri.
4.
Non prendere auspici dal volo degli uccelli, perché ciò conduce
all'idolatria; non fare incantesimi, non darti all'astrologia né
alle purificazioni superstiziose, ed evita di voler vedere e sentire
parlare di simili cose, perché da tutti questi atti ha origine
l'idolatria.
5.
Figlio mio, non essere bugiardo, perché la menzogna conduce al
furto; né avido di ricchezza, né vanaglorioso, perché da tutte
queste cose hanno origine i furti.
6
Figlio mio, non essere mormoratore, perché ciò conduce alla
diffamazione; non essere insolente, né malevolo, perché da tutte
queste cose hanno origine le diffamazioni.
7.
Sii invece mansueto, perché i mansueti erediteranno la terra.
8.
Sii magnanimo, misericordioso, senza malizia, pacifico, buono e
sempre timoroso per le parole che hai udito.
9.
Non esalterai te stesso, non infonderai troppo ardire nel tuo animo;
né l'animo tuo si accompagnerà con i superbi, ma andrà insieme ai
giusti e agli umili.
10.
Tutte le cose che ti accadono accoglile come dei beni, sapendo che
nulla avviene senza la partecipazione di Dio.
CAPITOLO
4
1.
O figlio, ti ricorderai notte e giorno di colui che ti predica le
parole di Dio e lo onorerai come il Signore, perché là donde è
predicata la (sua) sovranità, è il Signore.
2.
Cercherai poi ogni giorno la presenza dei santi, per trovare riposo
nelle loro parole.
3.
Non sarai causa di discordia, ma cercherai invece di mettere pace tra
i contendenti; giudicherai secondo giustizia e non farai distinzione
di persona nel correggere i falli.
4.
Non starai in dubbio se (una cosa) avverrà o no.
5.
Non accada che tu tenda le mani per ricevere e le stringa nel dare.
6.
Se grazie al lavoro delle tue mani possiedi (qualche cosa), donerai
in espiazione dei tuoi peccati.
7.
Darai senza incertezza, e nel dare non ti lagnerai; conoscerai,
infatti, chi è colui che dà una buona ricompensa.
8.
Non respingerai il bisognoso, ma farai parte di ogni cosa al tuo
fratello e non dirai che è roba tua. Infatti, se partecipate in
comune ai beni dell'immortalità, quanto più non dovete farlo per
quelli caduchi?
9.
Non ritirerai la tua mano di sopra al tuo figlio o alla tua figlia,
ma sin dalla tenera età insegnerai loro il timor di Dio.
10.
Al tuo servo e alla tua serva che sperano nel medesimo Dio non darai
ordini nei momenti di collera, affinché non perdano il timore di
Dio, che sta sopra gli uni e gli altri. Perché egli non viene a
chiamarci secondo la dignità delle persone, ma viene a coloro che lo
Spirito ha preparato.
11.
Ma voi, o servi, siate soggetti ai vostri padroni come a una immagine
di Dio, con rispetto e timore.
12.
Odierai ogni ipocrisia e tutto ciò che dispiace al Signore.
13.
Non trascurerai i precetti del Signore, ma osserverai quelli che hai
ricevuto senza aggiungere o togliere nulla.
14.
Nell'adunanza confesserai i tuoi peccati e non incomincerai mai la
tua preghiera in cattiva coscienza. Questa è la via della vita.
CAPITOLO
5
1.
La via della morte invece è questa: prima di tutto essa è maligna e
piena di maledizione: omicidi, adultèri, concupiscenze,
fornicazioni, furti, idolatrie, sortilegi, venefici, rapine, false
testimonianze, ipocrisie, doppiezza di cuore, frode, superbia,
malizia, arroganza, avarizia, turpiloquio, invidia, insolenza,
orgoglio, ostentazione, spavalderia.
2.
Persecutori dei buoni, odiatori della verità, amanti della menzogna,
che non conoscono la ricompensa della giustizia, che non si attengono
al bene né alla giusta causa, che sono vigilanti non per il bene ma
per il male; dai quali è lontana la mansuetudine e la pazienza, che
amano la vanità, che vanno a caccia della ricompensa, non hanno
pietà del povero, non soffrono con chi soffre, non riconoscono il
loro creatore, uccisori dei figli, che sopprimono con l'aborto una
creatura di Dio, respingono il bisognoso, opprimono i miseri,
avvocati dei ricchi, giudici ingiusti dei poveri, pieni di ogni
peccato. Guardatevi, o figli, da tutte queste colpe.
CAPITOLO
6
1.
Guarda che alcuno non ti distolga da questa via della dottrina,
perché egli ti insegna fuori (della volontà) di Dio.
2.
Se infatti puoi sostenere interamente il giogo del Signore, sarai
perfetto; se non puoi fa' almeno quello che puoi.
3.
E riguardo al cibo, cerca di sopportare tutto quello che puoi, ma
comunque astieniti nel modo più assoluto dalle carni immolate agli
idoli, perché (il mangiarne) è culto di divinità morte.
CAPITOLO
7
1.
Riguardo al battesimo, battezzate così: avendo in precedenza esposto
tutti questi precetti, battezzate nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo in acqua viva.
2.
Se non hai acqua viva, battezza in altra acqua; se non puoi nella
fredda, battezza nella calda.
3.
Se poi ti mancano entrambe, versa sul capo tre volte l'acqua in nome
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
4.
E prima del battesimo digiunino il battezzante, il battezzando e, se
possono, alcuni altri. Prescriverai però che il battezzando digiuni
sin da uno o due giorni prima.
CAPITOLO
8
1.
I vostri digiuni, poi, non siano fatti contemporaneamente a quelli
degli ipocriti; essi infatti digiunano il secondo e il quinto giorno
della settimana, voi invece digiunate il quarto e il giorno della
preparazione.
2.
E neppure pregate come gli ipocriti, ma come comandò il Signore nel
suo vangelo, così pregate: Padre nostro che sei nel cielo, sia
santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane
quotidiano, e rimetti a noi il nostro debito, come anche noi lo
rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma
liberaci dal male; perché tua è la potenza e la gloria nei secoli.
3.
Pregate così tre volte al giorno.
CAPITOLO
9
1.
Riguardo all'eucaristia, così rendete grazie:
2.
dapprima per il calice: Noi ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la
santa vite di David tuo servo, che ci hai rivelato per mezzo di Gesù
tuo servo. A te gloria nei secoli.
3.
Poi per il pane spezzato: Ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la
vita e la conoscenza che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo
servo. A te gloria nei secoli.
4.
Nel modo in cui questo pane spezzato era sparso qua e là sopra i
colli e raccolto divenne una sola cosa, così si raccolga la tua
Chiesa nel tuo regno dai confini della terra; perché tua è la
gloria e la potenza, per Gesù Cristo nei secoli.
5.
Nessuno però mangi né beva della vostra eucaristia se non i
battezzati nel nome del Signore, perché anche riguardo a ciò il
Signore ha detto: "Non date ciò che è santo ai cani".
CAPITOLO
10
1.
Dopo che vi sarete saziati, così rendete grazie:
2.
Ti rendiamo grazie, Padre santo, per il tuo santo nome che hai fatto
abitare nei nostri cuori, e per la conoscenza, la fede e
l'immortalità che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo servo. A te
gloria nei secoli.
3.
Tu, Signore onnipotente, hai creato ogni cosa a gloria del tuo nome;
hai dato agli uomini cibo e bevanda a loro conforto, affinché ti
rendano grazie; ma a noi hai donato un cibo e una bevanda spirituali
e la vita eterna per mezzo del tuo servo.
4.
Soprattutto ti rendiamo grazie perché sei potente. A te gloria nei
secoli.
5.
Ricordati, Signore, della tua chiesa, di preservarla da ogni male e
di renderla perfetta nel tuo amore; santificata, raccoglila dai
quattro venti nel tuo regno che per lei preparasti. Perché tua è la
potenza e la gloria nei secoli.
6.
Venga la grazia e passi questo mondo. Osanna alla casa di David. Chi
è santo si avanzi, chi non lo è si penta. Maranatha. Amen.
7.
Ai profeti, però, permettete di rendere grazie a loro piacimento.
CAPITOLO
11
1.
Ora, se qualcuno venisse a insegnarvi tutte le cose sopra dette,
accoglietelo;
2.
ma se lo stesso maestro, pervertito, vi insegnasse un'altra dottrina
allo scopo di demolire, non lo ascoltate; se invece (vi insegna) per
accrescere la giustizia e la conoscenza del Signore, accoglietelo
come il Signore.
3.
Riguardo agli apostoli e ai profeti, comportatevi secondo il precetto
del Vangelo.
4.
Ogni apostolo che venga presso di voi sia accolto come il Signore.
5.
Però dovrà trattenersi un giorno solo; se ve ne fosse bisogno anche
un secondo; ma se si fermasse tre giorni, egli è un falso profeta.
6.
Partendo, poi, l'apostolo non prenda per sé nulla se non il pane
(sufficiente) fino al luogo dove alloggerà; se invece chiede denaro,
è un falso profeta.
7.
E non metterete alla prova né giudicherete ogni profeta che parla
per ispirazione, perché qualunque peccato sarà perdonato, ma questo
peccato non sarà perdonato.
8.
Non tutti, però, quelli che parlano per ispirazione sono profeti, ma
solo coloro che praticano i costumi del Signore. Dai costumi, dunque,
si distingueranno il falso profeta e il profeta.
9.
Ogni profeta che per ispirazione abbia fatto imbandire una mensa
eviterà di prendere cibo da essa, altrimenti è un falso profeta.
10.
Ogni profeta, poi, che insegna la verità, se non mette in pratica i
precetti che insegna, è un falso profeta.
11.
Ogni profeta provato come veritiero, che opera per il mistero
terrestre della chiesa, ma che tuttavia non insegna che si debbano
fare quelle cose che egli fa, non sarà da voi giudicato, perché ha
il giudizio da parte di Dio; allo stesso modo, infatti, si
comportarono anche gli antichi profeti.
12.
Se qualcuno dicesse per ispirazione: dammi del denaro o qualche altra
cosa, non gli darete ascolto; ma se dicesse di dare per altri che
hanno bisogno, nessuno lo giudichi.
CAPITOLO
12
1.
Chiunque, poi, viene nel nome del Signore, sia accolto. In seguito,
dopo averlo messo alla prova, lo potrete conoscere, poiché avrete
senno quanto alla destra e alla sinistra.
2.
Ma se colui che giunge è di passaggio, aiutatelo secondo le vostre
possibilità; non dovrà però rimanere presso di voi che due o tre
giorni, se ce ne fosse bisogno.
3.
Nel caso che volesse stabilirsi presso di voi e che esercitasse un
mestiere, lavori e mangi.
4.
Se invece non ha alcun mestiere, con il vostro buon senso cercate di
vedere come possa un cristiano vivere tra voi senza stare in ozio.
5.
Se non vuole comportarsi in questo modo, è uno che fa commercio di
Cristo. Guardatevi da gente simile.
CAPITOLO
13
1.
Ogni vero profeta che vuole stabilirsi presso di voi è degno del suo
nutrimento.
2.
Così pure il vero dottore è degno, come l'operaio, del suo
nutrimento.
3.
Prenderai perciò le primizie di tutti i prodotti del torchio e della
messe, dei buoi e delle pecore e le darai ai profeti, perché essi
sono i vostri Sommi Sacerdoti.
4.
Se però non avete un profeta, date ai poveri.
5.
Se fai il pane, prendi la primizia e dà secondo il precetto.
6.
E così, se apri un'anfora di vino o di olio, prendi le primizie e
dalle ai profeti.
7.
Del denaro, del vestiario e di tutto quello che possiedi, prendi poi
le primizie come ti sembra più opportuno e dà secondo il precetto.
CAPITOLO
14
1.
Nel giorno del Signore, riuniti, spezzate il pane e rendete grazie
dopo aver confessato i vostri peccati, affinché il vostro sacrificio
sia puro.
2.
Ma tutti quelli che hanno qualche discordia con il loro compagno, non
si uniscano a voi prima di essersi riconciliati, affinché il vostro
sacrificio non sia profanato.
3.
Questo è infatti il sacrificio di cui il Signore ha detto: "In
ogni luogo e in ogni tempo offritemi un sacrificio puro, perché un
re grande sono io - dice il Signore - e mirabile è il mio nome fra
le genti".
CAPITOLO
15
1.
Eleggetevi quindi episcopi e diaconi degni del Signore, uomini miti,
disinteressati, veraci e sicuri; infatti anch'essi compiono per voi
lo stesso ministero dei profeti e dei dottori.
2.
Perciò non guardateli con superbia, perché essi, insieme ai profeti
e ai dottori, sono tra voi ragguardevoli.
3.
Correggetevi a vicenda, non nell'ira ma nella pace, come avete nel
vangelo. A chiunque abbia offeso il prossimo nessuno parli: non abbia
ad ascoltare neppure una parola da voi finché non si sia ravveduto.
4.
E fate le vostre preghiere, le elemosine e tutte le vostre azioni
così come avete nel vangelo del Signore nostro.
CAPITOLO
16
1.
Vigilate sulla vostra vita. Non spegnete le vostre fiaccole e non
sciogliete le cinture dai vostri fianchi, ma state preparati perché
non sapete l'ora in cui il nostro Signore viene.
2.
Vi radunerete di frequente per ricercare ciò che si conviene alle
anime vostre, perché non vi gioverà tutto il tempo della vostra
fede se non sarete perfetti nell'ultimo istante.
3.
Infatti negli ultimi giorni si moltiplicheranno i falsi profeti e i
corruttori, e le pecore si muteranno in lupi, e la carità si muterà
in odio;
4.
finché, crescendo l'iniquità, si odieranno l'un l'altro, si
perseguiteranno e si tradiranno, e allora il seduttore del mondo
apparirà come figlio di Dio e opererà miracoli e prodigi, e la
terra sarà consegnata nelle sue mani, e compirà iniquità quali non
avvennero mai dal principio del tempo.
5.
E allora la stirpe degli uomini andrà verso il fuoco della prova, e
molti saranno scandalizzati e periranno; ma coloro che avranno
perseverato nella loro fede saranno salvati da quel giudizio di
maledizione.
6.
E allora appariranno i segni della verità: primo segno l'apertura
nel cielo, quindi il segno del suono di tuba e terzo la resurrezione
dei morti;
7.
non di tutti, però, ma, come fu detto: "Verrà il Signore e
tutti i santi con lui. Allora il mondo vedrà il Signore venire sopra
le nubi del cielo."
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