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Se questa è libertà...

di Rocco Gumina L'evento di questi giorni che ha sconvolto la Francia e l’Europa è mostruoso. Nessun uomo per nessuna religione e civiltà può morire in questo modo sia questi giornalista, educatore, operaio, cittadino. Quello che è accaduto è estraneo alla nostra cultura e a qualsiasi forma di comprensione dell’uomo. Infatti, la vita umana è un bene straordinario a cui nessuno può mettere la parola fine né con un attacco alla redazione di un giornale, né in altro modo.   Chiarito questo, la vicenda parigina, però, deve indurci a riflettere sul senso di libertà che cerchiamo di vivere e di annunciare a quanti arrivano in un modo o in un altro sul suolo europeo o nel mondo “occidentale”.

Dopo gli spari. Ricostruzione o distruzione.

di Lorenzo Banducci “Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinchè tu possa esprimerle.” La citazione di Voltaire rimbalza nella mente di chi guarda pietrificato i telegiornali delle ultime ore dopo il terribile attentato di matrice islamica che ha colpito Parigi e più nello specifico i giornalisti della rivista satirica Charlie Hebdo. La Francia che con Voltaire aveva “inventato” la libertà di espressione è stata così ferita terribilmente nell’intimo.