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Visualizzazione dei post con l'etichetta giustizia sociale

La Chiesa della testimonianza

di Lorenzo Banducci Lunedì ho visto un uomo vestito di bianco su un’isola in mezzo al mare. Papa Francesco ci ha regalato un'immagine romantica e densa di significati. Sono state forti e senza precedenti le sue parole che hanno scosso un’umanità gelida e indifferente, che hanno fatto tremare le nostre autorità intente, anche oggi, a districarsi nelle loro questioni piccolissime e del tutto insignificanti rispetto ai problemi che ingabbiano la vita delle persone, la vita dei più poveri.

Rapporti fra cattolici e non cattolici in campo economico-sociale-politico

da "Pacem in terris", Giovanni XXIII 82. Le linee dottrinali tracciate nel presente documento scaturiscono o sono suggerite da esigenze insite nella stessa natura umana, e rientrano, per lo più, nella sfera del diritto naturale. Offrono quindi ai cattolici un vasto campo di incontri e di intese tanto con i cristiani separati da questa Sede apostolica quanto con esseri umani non illuminati dalla fede in Gesù Cristo, nei quali però è presente la luce della ragione ed è pure presente ed operante l’onestà naturale. "In tali rapporti i nostri figli siano vigilanti per essere sempre coerenti con se stessi, per non venire mai a compromessi riguardo alla religione e alla morale. Ma nello stesso tempo siano e si mostrino animati da spirito di comprensione, disinteressati e disposti ad operare lealmente nell’attuazione di oggetti che siano di loro natura buoni o riducibili al bene"   .

Le pietre del tuo anello avrebbero potuto salvare le vite di un intero popolo.

La storia di Nabot è accaduta molto tempo fa, ma si rinnova tutti i giorni. Qual è il ricco che non ambisce di continuo alle cose altrui? Qual è il ricco che non aspira a strappare al povero il suo piccolo possesso e a invadere i confini dell'eredità dei suoi antenati? Chi si contenta di ciò che ha? Chi non viene eccitato nella propria cupidigia dal possesso del vicino? Non c'è stato solo un Acab; tutti i giorni Acab nasce di nuovo, e mai si estingue il suo seme in questo mondo... Ah, ricchi! Fino a dove aspirate a portare la vostra insensata cupidigia? Siete forse gli unici abitanti della terra? Per quale ragione voi espellete dai loro possessi quelli che hanno la vostra stessa natura, e rivendicate per voi soli il possesso di tutta la terra? La terra è stata creata in comune per tutti, ricchi e poveri: perché dunque vi arrogate il diritto esclusivo del suolo? Nessuno è ricco per natura, dal momento che questa tutti li genera egualmente poveri; veniamo al mondo nudi e se