di Rocco Gumina Il 29 giugno scorso è stata presentata l’enciclica Lumen Fidei . L’ultima di Benedetto XVI e la prima di Francesco. Il testo scritto a “quattro mani” e naturalmente firmato dal papa argentino, mostra in maniera evidente la qualità della relazione tra il papa emerito e il nuovo vescovo di Roma. Un rapporto, al di là della dimensione personale, fatto di continuità nell’umiltà, nella chiarezza, nella presa ferma delle responsabilità e di rimando delle azioni da operare. Un legame che ci richiama ai fondamenti del viver da uomini e da credenti con consapevolezza e maturità. Un’enciclica che partendo da questi presupposti viene indirizzata, a parer mio, a tutti i laici credenti e non come quando i primi grandi scrittori cristiani all’alba della cattolicità componevano le loro opere. Un testo che proprio per tali finalità, sembrerebbe una sorta di introduzione - ma allo stesso tempo approfondimento - sul nodo centrale per il cristianesimo e di richiamo per ogni altra c...
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.