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Visualizzazione dei post con l'etichetta movimenti

Impantanati nella seconda repubblica

di Lorenzo Banducci   Bisogna guardare con grande interesse al movimento nato nei giorni scorsi dalla “fusione” (quanto meno di intenti) fra l'associazione di Montezemolo (Italia Futura) e i leader di alcune fra le più importanti associazioni cattoliche del mondo del lavoro (Acli e Cisl su tutte). Con interesse, perché si tratta di un movimento nato con intenzioni indubbiamente positive (rilanciare il paese sia dal punto di vista economico sia da quello dell’immagine internazionale), ma anche in modo critico nei confronti di questa novità politica (elenco  alcune di esse condividendo quanto affermato da Franco Monaco ieri su “L’Unità”):

Dal vento del concilio alla tabula rasa

In questo articolo comparso sul numero di Ottobre di Micromega si fa un'analisi critica di alcune tendenze post conciliari che hanno attraversato la Chiesa italiana. Pur essendo l'articolista su posizioni di forte dissenso e pur non trovando la sua analisi condivisibile,crediamo che possa essere uno spunto per una riflessione sulle vicende ecclesiali nostrane. Un grande dito indicatore Memini, oh sì che mi ricordo. Erano gli anni del post-Concilio, Dio non parlava più in latino e io respiravo a pieni polmoni. Il Vangelo, ai miei occhi di adolescente in fervore, appariva dinamite,non oppio. Nelle pagine della Bibbia trovavo un Dio che esalta la dignità dell'uomo, poiché «l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato» (Salmo 8). Nei libri di don Milani e nelle poesie di padre Turoldo capivo che la speranza dell'aldilà non allontana dal mondo, anzi dà motivazioni forti per i fronti di lotta, le convergenze etiche, le battaglie per l&#