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Visualizzazione dei post con l'etichetta neuroscienze

Nipoti di Maritain n. 04 è online!

È uscito il  quarto numero  di Nipoti di Maritain, che può essere letto gratuitamente e scaricato dal portale issuu. L’ editoriale questa volta, a un anno dalla nostra prima uscita, è stato scritto da Lorenzo Banducci , che ha rinnovato l'impegno per un dialogo inclusivo e aperto alle posizioni di tutti, per un confronto su tematiche che  ci  interroghino come cristiani nella  nostra quotidianità. Più che fornire risposte, Nipoti di Maritain propone  strumenti per sviluppare  ulteriormente le domande e le  provocazioni dalla quale traggono  origine gli articoli. Resta  al lettore  la possibilità di interrogarsi  in proprio sul suo vissuto di ogni  giorno. Il dibattito verte sul rapporto tra neuroscienze e teologia , sulla sfida del  populismo  e sul significato di  cattolicità ; tra le rubriche si segnalano due approfondimenti sul film Silence di Martin Scorsese. Scoprilo qui al link  https://issuu.com/nipotidimaritain/docs/nipoti_04   

Call for papers - Nipoti di Maritain n. 04

Cari Amici,  stiamo raccogliendo articoli per il quarto numero della rivista di Nipoti di Maritain, codice ISSN 2531-7040. Vi presentiamo i quesiti su cui si articolerà il dibattito. Ambito etico/morale : «  Quali sono le acquisizioni che gli studi di neuroscienze possono offrire alla teologia ? Come possono cambiare il modo di intendere la fede , la libertà e l' anima umana ?  » Ambito politico/sociale : « Papa Francesco dice che “populismo” è una parola maltrattata e ne ha rivendicato l’importanza “mitica” nel processo di appartenenza al popolo verso un progetto comune. Come cogliere la sfida del populismo oggi ? » Ambito pastorale/ecclesiale : « Che senso ha definirsi, sentirsi, essere “cattolici”? » Accettiamo interventi di risposta di 600 parole circa da farci pervenire all’indirizzo inipotidimaritain6@gmail.com entro il 15  maggio 2017 .

L'avventura (ragionevole) dell'essere Cristiani, dopo il Novecento (1° parte)

di Eleon Borlini A mia nonna, affinché non perda la sua fede semplice e genuina proprio nel tempo dell’ultima prova. Il fondamento dell’essere cristiano: la Resurrezione come evento storico “ Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. ” (Lc 24,30-35)