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Visualizzazione dei post con l'etichetta omogenitorialità

Nipoti di Maritain n. 03

È uscito il  terzo numero  di Nipoti di Maritain, che può essere letto gratuitamente e scaricato dal portale issuu. L’editoriale questa volta è stato scritto da Niccolò Bonetti, fondatore dell’intero progetto di Nipoti di Maritain, che ha sottolineato la caratteristica della nostra pubblicazione – la piena accettazione del pluralismo nella Chiesa e nella società – che si propone come porto franco in cui le posizioni più variegate possano incontrarsi, dialogare e arricchirsi a vicenda: non c’è errore così assurdo e irrazionale che non possegga qualche traccia di verità. Il dibattito verte sulla genitorialità , sul futuro dell’Europa e sulla Riforma protestante ; tra le rubriche si segnalano l’intervista a mons. Franco Buzzi , Prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Scoprilo qui al link https://issuu.com/nipotidimaritain/docs/nipoti_03  

Omosessuali, genitorialità e riproduzione: una riflessione

Si può distinguere la capacità riproduttiva dalla funzione genitoriale? La tecnica è accettabile per superare i vincoli biologici nelle coppie omosessuali? In questi tempi di dibattito sul   ddl Cirinnà   si è fatto un grande parlare del diritto per le coppie omosessuali di avere dei figli: la confusione è tanta, l’ideologia è forte. Nell'iter di approvazione del disegno di legge, al Senato è stata   posta la fiducia   s u un emendamento governativo che, tra le altre cose, scansa il nodo della   stepchild adoption   lasciando alla discrezionalità dei giudici la decisione di adottabilità o meno del figlio dell'altra parte. Nonostante i margini di intervento siano già indirizzati da convenzioni e corti di giustizia europee e internazionali, è opinione comune che il tema necessiti ormai da tempo di una normativa specifica. Il dibattito sull’ adozione del figliastro   apre una serie di interrogativi che richiedono un'indagine in gra...

Sull'adozione e l'affidamento da parte di coppie gay e lesbiche

Di Niccolò Bonetti La Corte di Cassazione, com'è noto, ha respinto il ricorso di un padre, che aveva contestato l'affido esclusivo alla madre poiché quest'ultima, dopo la separazione, conviveva con una donna. La Corte ha affermato che un minore può crescere in modo equilibrato anche in una famiglia omosessuale perché si tratta di un "mero pregiudizio" sostenere che "sia dannoso per l'equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale". Subito si sono levate le proteste del mondo cattolico e l'entusiasmo delle associazioni delle famiglie arcobaleno. Io credo che non esista alcun diritto ad avere figli né per coppie etero né per coppie gay o lesbiche.