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Visualizzazione dei post con l'etichetta legge elettorale

Italicum, se il fine non giustifica i mezzi

di Lorenzo Banducci   Si è concluso poco fa l’iter legislativo della nuova legge elettorale italiana, il famoso Italicum. Una legge che ha sicuramente diviso l’opinione politica e che alla fine è stata approvata dalla sola maggioranza di governo, fatta eccezione per i parlamentari della minoranza del Partito Democratico che hanno votato contro.

Renzi, Fassina, Cuperlo e le preferenze

di Franco Banducci Secondo Renzi: Cuperlo e Fassina hanno un diverso grado di autorevolezza per esprimersi sul tema delle preferenze, anche per questo dovrebbero essere introdotte.

Fra semi-presidenzialismo e semi-parlamentarismo

di Lorenzo Banducci In queste giornate movimentate di fine primavera (anche se dal punto di vista climatico/meteorologico non pare proprio), fra elezioni amministrative con esiti decisamente sorprendenti e caratterizzate da una scarsissima partecipazione da parte degli elettori e le beghe della maggioranza, ha preso il via in modo più o meno ufficiale l’iter di riforme istituzionale che si pone come obiettivo quello di modificare in modo radicale l’architettura che regge il sistema politico italiano. Si tratta sicuramente di qualcosa da condurre in porto, cercando di rendere più moderno il nostro impianto istituzionale riducendo al minimo alcuni dei mali che affliggono il nostro Paese: l’ingovernabilità generata da un sistema elettorale del tutto inadatto a dare certezza di governo e la perdita del rapporto fra elettore ed eletto a livello territoriale.

Breve storia delle leggi elettorali nazionali italiane

di Niccolò Bonetti Lo Statuto Albertino del 4 marzo 1848 stabiliva che i deputati fossero  eletti per cinque anni in collegi elettorali fra i sudditi del Re che avessero  compiuto i trent’anni e possedessero  la pienezza dei diritti civili e politici mentre i senatori sarebbero stati di nomina regia “in numero non limitato” e “ aventi l’età di quarant’anni compiuti” e dovevano essere scelti fra ventuno categorie: 1° Gli arcivescovi e vescovi dello Stato; 2° Il presidente della Camera dei deputati; 3° I deputati dopo tre legislature e sei anni d’esercizio; 4° I ministri di Stato; 5° I ministri segretari di Stato; 6° Gli ambasciatori; 7° Gli inviati straordinari, dopo tre anni di tali funzioni; 8° I primi presidenti e presidenti del Magistrato di Cassazione e della Camera dei Conti; 9° I primi presidenti del Magistrato d’appello; 10. L’avvocato generale presso il Magistrato di Cassazione ed il procuratore generale dopo cinque anni di funzioni; 11. I p