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Visualizzazione dei post con l'etichetta spiritualità

La riforma spirituale della Chiesa e dell'Italia

di Lorenzo Banducci Mi ha molto colpito l’ormai famoso discorso pronunciato da Papa Francesco lo scorso 22 dicembre alla Curia in cui declinava le 15 malattie della stessa. Malattie peraltro estremamente valide per qualsiasi cristiano e istituzione/associazione/aggregazione ecclesiale.

Sessualità come esperienza della presenza di Dio

Il piacere sessuale nella sua verità, è l'unico fra i piaceri di cui l'uomo può godere, che perché possa essere impone all'uomo di uscire da sé, spezzando ogni egoismo. Soltanto l'uomo fa l'amore, gli altri animali si accoppiano: la diversità del termine dice che non c'è godimento pieno e vero se tutto il proprio essere non è donato, dato, travasato nell'altro, in un godimento che è anzitutto comunicazione di persone.Quando un uomo e una donna si uniscono nell'amore,il corpo diventa strumento, diventa espressione, diventa linguaggio di due persone che si comunicano la profondità del proprio essere: man mano che il rapporto si svolge, si amplia, raggiunge il suo culmine, è tutto l'essere che parla,che dice chi è,entrando in una comunicazione totale in cui tacciono le parole per dare spazio alla trasparenza più completa; l'orgasmo è un grido muto di svuotamento totale: «ecco, ti ho detto tutto» .

Adolescenti e Chiesa a confronto

di Barbara Marchica Gli adolescenti desiderano educatori che sappiano guidarli in modo autentico alla ricerca della vera interiorità. La formazione degli adulti diventa così un passaggio fondamentale. Il lavoro di analisi sul documento della Cei Educare alla vita buona del Vangelo ha permesso agli studenti di un liceo classico del centro storico di Milano di riflettere e di confrontarsi sugli Orientamenti pastorali, proposti dall'episcopato italiano. Nel primo articolo gli adolescenti si sono concentrati sul capitolo intitolato Educare in un mondo che cambia ; nell'articolo successivo si sono cimentati con il capitolo Gesù, il maestro , soffermandosi in modo particolare sul paragrafo n. 20, La Chiesa discepola, madre e maestra . Quest'ultimo articolo (i primi due sono apparsi su Sett. n. 11/11, p. 6 e n. 21/11, p.11), vede le riflessioni degli studenti sul terzo capitolo Educare, cammino di relazione e fiducia. In qualità di insegnante di religione cattolica, a

Dall'amore romantico all'amore umano

La verità è questa, secondo me: anzitutto l’amore come desiderio o passione, e l’amore romantico — o quanto meno un elemento di esso — dovrebbero, per quanto possibile, essere presenti nel matrimonio come un primo incentivo, come punto d’avvio.… In secondo luogo, il matrimonio, lungi dall’avere come suo scopo precipuo quello di portare al compimento perfetto l’amore romantico, ha da compiere nei cuori umani ben altra opera: un’infinitamente più profonda e più misteriosa operazione di alchimia: voglio dire che ha da trasformare l’amore romantico, o quanto di esso esisteva all’inizio, in un vero e proprio amore umano, reale ed indistruttibile, in un amore veramente disinteressato, che non esclude il sesso, si capisce, ma che diviene sempre più indipendente dal sesso, e può persino essere, nelle sue forme più elevate, completamente libero dal desiderio e dall'interferenza sessuale, in quanto di natura essenzialmente spirituale: una completa ed irrevocabile donazione dell’

Riflessioni sull’utilità degli studi scolastici al fine dell’amore di Dio

La chiave di una concezione cristiana degli studi è che la preghiera esige attenzione, esige che venga orien­tata verso Dio tutta l’attenzione di cui l’anima è capace. La qualità dell’attenzione è strettamente collegata alla qua­lità della preghiera. Il calore del sentimento non può sup­plire. Soltanto la parte più elevata dell’attenzione entra in contatto con Dio, quando la preghiera è sufficientemente intensa e pura perché si possa stabilire un simile contat­to; ma tutta l’attenzione è rivolta a Dio. Gli esercizi scolastici sviluppano, certo, una parte meno elevata dell’attenzione, tuttavia essi hanno una loro efficacia per accrescere quel potere dell’attenzione che sa­rà disponibile al momento della preghiera; però devono essere eseguiti a questo scopo e soltanto a questo scopo.

Il Regno come vita in Cristo

di Vladimir Zelinskij dal sito www.dimensionesperanza.it Il paese del Regno è escatologico, esso si trova al centro della nostra fede e nello stesso tempo sulla terra nuova e nei cieli nuovi. Ma ci sono i segni del Regno lasciati sulla terra vecchia.

Bisogno di spiritualità: intervista ad Anselm Grün

Nel 1991 Lei ha aperto, nella sua abbazia, una “Casa di raccoglimento” dove opera con un’équipe di tre terapeuti. Vi hanno trovato accoglienza circa 500 preti, religiosi e religiose in difficoltà. Che cosa gli proponete? Anselm Grün : Le persone che si rivolgono a noi lo fanno nella speranza di crescere tanto umanamente che spiritualmente, di poter di nuovo accettare con gioia il proprio lavoro e la propria vita. Il nostro intervento poggia sulla convinzione che in ognuno di noi scorre la fonte dello Spirito Santo, una fonte di creatività e di energia. E’ nostro dovere consentire a queste persone di ristabilire i contatti con questa fonte interiore. E’ proprio nel luogo in cui sono ferite che le persone possono scavare dentro di sé per ritrovare il getto interiore. In altre parole: è nel luogo della sua ferita che ciascuno può scoprire il suo tesoro, perché proprio in questa ferita ognuno si avvicina di più al suo vero io. Noi accogliamo le persone per cure di tre mesi in cui si

Liberare la vita: intervista a Simone Pacot

L’Autrice si è dimostrata in questi ultimi anni una grande scrittrice di spiritualità. Nata in Marocco nel 1924, è avvocato onorario alla Corte d’appello di Parigi. Anima dal 1987 incontri di “evangelizzazione del profondo” nell’ambito dell’associazione ecumenica Bethasda. Collaborano con lei laici, sacerdoti e suore della comunità svizzera di Grandchamps, operando contemporaneamente sul piano psicologico e sul piano spirituale. Presentiamo una sua intervista.    – Simone Pacot, Lei propone un lavoro su di sé in cui si conciliano la psicologia e la fede. Come Le è venuta l’idea di un percorso del genere? Simone Pacot: Ho esercitato in Marocco la professione di avvocato partecipando nello stesso tempo a gruppi di dialogo e di riconciliazione tra musulmani, cristiani ed ebrei. Poi ho fatto parte di un’équipe orientata allo scambio di esperienze di vita e alla non violenza, nell’estremo Sud del Marocco. In tale contesto mi sono trovata a fare i conti con le mie difficoltà relazio

Il tempo di avvento

da www.dimensionesperanza.it   Ogni anno, la conclusione del ciclo liturgico invita a innalzare lo sguardo verso l’orizzonte ultimo della storia: il compimento del tempo e il giudizio finale che attende tutti gli uomini, la pedagogia della Chiesa prepara in tal modo, quasi senza soluzione di continuità, la liturgia dell’Avvento: