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Ho conosciuto un prete "angelicamente anarchico"

di Luca Scarcia Questa che segue e' la mia testimonianza. Chi era don Andrea Gallo? Chi era questo vecchio prete dalla faccia scarna, amico di Fabrizio De Andre' e Fernanda Pivano? Conobbi don Andrea Gallo il 21 marzo 2008, in un bar nel centro di Asti. Ci presentò il mio amico Cosimo, che conosceva don Andrea da un bel po' di anni. Mi aspettavo un don Gastone Caoduro, ma comunista. Mi dovetti ricredere. Fu un incontro breve, il tempo di scolare qualche bottiglietta di Crodino e via. In quei minuti rimasi in silenzio, ad ascoltare quel vecchio prete che mi parlo' di diritti, di Costituzione, di amore per tutti e del Faber. Mi sembrava un turbine dotato di intelligenza. Prima di andare via, mi strinse forte la mano e mi lasciò il biglietto da visita della Comunità di San Benedetto al porto e mi disse di fargli visita. Su quel biglietto era riportata un frase di Dietrich Bonhoeffer: "Pregare e fare ciò che è giusto tra gli uomini".

Può esistere una giustificazione cristiana dell'eutanasia (2°parte)

di Giannino Piana (Prosecuzione dell'articolo pubblicato ieri) Osservazioni per un bilancio critico La provocazione di Küng, le cui argomentazioni vanno seriamente discusse, ci fa in ogni caso intuire che la questione dell'autodeterminazione di fronte alla morte è una questione complessa, meritevole come tale di attenta riflessione. Le ragioni a favore dell'autodeterminazione, comprese quelle di ordine teologico, sono tutt'altro che peregrine. Le argomentazioni contrarie, le quali fanno appello alla radicale indisponibilità della vita umana perché «dono» di Dio o perché dotata di una costitutiva «santità», risultano insufficienti: esse si collocano infatti a livello metaetico o parenetico, e in quanto tali non possono rivestire un carattere assoluto né tanto meno venire immediatamente trasposte in ambito normativo. La tradizione morale cristiana conosce del resto l'esistenza di consistenti eccezioni al divieto di uccidere, soprattutto sul terreno d...

Può esistere una giustificazione cristiana dell'eutanasia? (1°parte)

di Giannino Piana in “Micromega” n. 4 del maggio 2013 L'eutanasia è una pratica presente in tutte le società e le culture - dalle più remote a quelle attuali - che ha assunto (e assume) tuttavia connotati e significati diversi a seconda delle modalità con cui viene eseguita e delle motivazioni che giustificano ad essa il ricorso. Senza entrare nel merito di un'indagine storica (e antropologica), che ci porterebbe lontano e che esula peraltro dall'intento di questo saggio, si può dire che l'eutanasia è oggi comunemente intesa come quell'insieme di azioni o di omissioni intenzionalmente e direttamente finalizzate a porre fine alla vita o ad accelerare la morte di un malato che versa in condizioni disperate. L'eutanasia risulta dunque motivata da un atteggiamento di pietà nei confronti di una persona che vive in una situazione particolarmente penosa e che si intende in tal modo sottrarre a ulteriori sofferenze. Questa restrizione dell'area semantica...

Morire è ritrovare Dio

di don Andrea Gallo in “Il Sole 24 Ore” del 26 maggio 2013 Discorso pronunciato il 27 novembre 2008 per la morte del violoncellista Sergio Bonfanti. Ancora giovane, fui invitato alla Scala di Milano. Che splendore, quale musica! Avvolto in quell'atmosfera, per la prima volta mi venne da pensare: ma questo è un angolo del Paradiso! Angeli, arcangeli, cherubini, musica celestiale...

Oltre una visione eurocentrica della Chiesa

i 1. Cosa ne pensa di questa nuova stagione della chiesa? Il nuovo papa Francesco ha dato alcuni segnali, ma ancora una volta i conservatori insistono sul fatto che nulla è cambiato, i progressisti lo vedrebbero già fare passi anche troppo avanti… È un po’ sempre la stessa storia che si ripete o no? Naturalmente ognuno esamina ogni parola del nuovo papa per vedere se è dalla “nostra parte” o meno. Questo è profondamente ingiusto. Francesco ha bisogno di tempo per scoprire la strada davanti a sé, ascoltando il parere dei suoi consiglieri e confidando nella preghiera. Egli scoprirà lentamente nei mesi quanto grande sia la necessità di un cambiamento. Spero vivamente che sarà un momento di cambiamento radicale. Papa Francesco sottolinea sempre che egli è soprattutto il vescovo di Roma, e fin dalla prima sera affacciandosi sul balcone ha definito subito il suo predecessore, vescovo-emerito. Io ritengo che lui stia cercando di spostarci oltre l'idea, che ha governato ...

Nuova Cittadinanza

  di Giorgio Romagnoni   Il messaggio di don Gallo per la rubrica "tratteggiare idee"         

Rosario Livatino, il giudice che credeva nella carità

Vi presentiamo questo articolo, uscito Ricerca (il bimestrale della FUCI) due anni fa, che parla del giudice Rosario Livatino vittima della mafia. di Manuela Cilia «...Forse tu agisci da re perché ostenti passione per il cedro? Forse tuo padre non mangiava e beveva? Ma egli praticava il diritto e la giustizia e tutto andava bene Egli tutelava la causa del povero e del misero...» (Ger. 22,15) Il versetto di Geremia rispecchia il clima di degrado politico che attraversava l'Italia degli anni '70 e '80. Era il periodo del “regime di corruzione” in cui i politici al governo assestavano duri colpi alla magistratura da un lato delegandole la risoluzione dei gravi problemi della nostra democrazia, dall'altro diffidandone col timore che il loro potere venisse da essa stessa minacciato.