di Lorenzo
Banducci
Diamo spazio
oggi alla presentazione, con un breve estratto, di un libro che ci fa riflettere. Scritto da Sergio
Casella, in passato manager di un’importante azienda farmaceutica, e dal titolo
“La morale aziendale” ci parla di un modello di leadership innovativo volto a
realizzare la persona sul luogo di lavoro. Così facendo si creano ambienti in
cui la persona è felice di contribuire al progetto di azienda conosciuto e
condiviso.
Non è
sufficiente aver vissuto. Dovremmo essere stati determinati a vivere per uno
scopo. Posso suggerire che questo è creare gioia per gli altri, condividere ciò
che abbiamo per migliorare le persone introno a noi. Portare speranza a chi si
è perduto e amore a chi è solo.
Leo Buscaglia
Secondo uno studio pubblicato da Gallup a ottobre
2013 esteso a 142 stati nel mondo, solo
il 13 % dei lavoratori sono coinvolti e appagati dal loro lavoro. Secondo uno
studio del 2006 (Maritz Research Poll), in USA,
solo il 10% dei lavoratori ritiene che le aziende per cui lavorano li
ascoltino e si prendano cura di loro.
Pensate a che caratteristiche vorreste che avesse una
organizzazione, un’ azienda, un ufficio,
dove vorreste mandare a lavorare la persona che amate di più, un figlio,
un genitore, un fratello……..
Non dovrebbe forse essere basata sul rispetto, sulla
fiducia, sul riconoscimento dei risultati ottenuti e sulla crescita delle
persone ? Non dovrebbe essere un
ambiente protettivo dove nessuno rimane indietro e a tutti viene chiesto
secondo le loro possibilità ? Non dovrebbe far nascere un senso di appartenenza
? Non dovrebbe creare le condizioni per stimolare tutti al miglioramento ?
Permettere a tutti di realizzare il proprio successo personale ? Un luogo dove
si comunica ?
Credo in una azienda fondata sul rispetto delle
persone dove è possibile un ambiente
protettivo in cui le persone sono
stimolate, viene data loro fiducia e a cui viene riconosciuto il loro
contributo ai risultati ottenuti.
Le persone appartenenti ad una organizzazione hanno
bisogno di sapere chi sono e che ciò che
fanno ha valore.
Abbiamo
sempre pagato le persone per le loro
mani, quando ci avrebbero dato la loro intelligenza e il loro cuore gratis se
solo avessimo saputo come chiederlo.
Ken
Blanchard.
Perché solo poche persone possono dire: “amo il mio lavoro!” e queste, quasi sempre,
concludono con la frase: “ho avuto fortuna!” come se, essere
felici ed appagati sul posto di lavoro,
equivalesse a vincere una lotteria ? Perché non è concepibile aspirare a vivere in un mondo dove le persone
possano alzarsi la mattina ed andare sul posto di lavoro ispirati e motivati ?
Trovare un ambiente protettivo, in cui si sentano apprezzate, rispettate e
libere di dare il meglio di se. Tornare a casa la sera appagate e serene così
da non avere frustrazioni da scaricare ma anzi, essere migliori mariti, mogli,
compagni di vita, figli, genitori ?
Non è una utopia, può essere realtà se applichiamo un
nuovo, rivoluzionario, modello di leadership che metta al centro la persona.
La sua introduzione in diversi contesti
lavorativi ha portato risultati inaspettati, creando un ambiente di lavoro tale che le persone potevano tornare a casa
appagate da quanto avevano fatto, felici
di aver contribuito ad un progetto di
azienda conosciuto e condiviso.
Si parla di Morale Aziendale, perché proprio di
questo si tratta, principi di morale applicati alla organizzazione aziendale.
Si tocca la base dei principi ispiratori di un modello di leadership di sicuro
successo, scoprendo alla fine che questi
principi sono sempre stati li davanti a noi, ma non li abbiamo mai letti con
questa ottica e finalità.
Migliorando la vita delle persone sul posto di
lavoro, senza dubbio, possiamo fornire un grande contributo per costruire un
mondo migliore.
Misuriamo il nostro successo dal modo in cui
tocchiamo la vita delle persone.
Non puoi mai chiedere ad una persona di darti ciò che
non ha mai avuto.
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