Passa ai contenuti principali

Nipoti di Maritain n. 07 è online!

Oggi è uscito finalmente il numero 7 della rivista Nipoti di Maritain. I temi di questo numero sono la menzogna, la crisi della democrazia e l'analfabetismo religioso

Questo numero di Nipoti di Maritain si è fatto attendere, ne siamo consci e ce ne scusiamo. Ma ne è valsa la pena. Anzitutto perché il lavoro fatto è stato di ampio respiro, cercando di mantenere anche un filo rosso tra le tematiche. Il senso verso il quale ci muoviamo è da rinvenire nel tema della coscienza: essa è qui interpellata su più fronti, ed è interrogata tanto nel lettore, quanto nel soggetto – più in generale – che è invitato a prendere parte alla vicenda pienamente, con il suo agire storicamente situato e, come tale, tessitore della storia.

La coscienza non viene chiamata in campo come mera espressione di un pensiero acritico su una questione piuttosto che su un’altra, ma la scelta dei temi ivi presenti è stata operata perché essi conducano a una più genuina riflessione. Non vogliamo trattare una speculazione fine a se stessa. Nostro desiderio è piuttosto suscitare una vera e propria riflessione su di sé, affinché si possa uscire verso l’altro e lo si possa fare in modo nuovo.

L’uomo infatti non vive la sua vita pienamente isolato dal mondo che lo circonda: a meno che non compia una scelta deliberata in questo senso, di norma vive immerso in una rete di relazioni con l’altro da sé come uomo, animale, ambiente. Gli articoli di questo numero, già nella sezione del dibattito, indagano diversi fronti che nel quotidiano sottopongono ad un certo stress-test la coscienza del soggetto. Vengono messe in rilievo le modalità relazionali umane inquadrandole nel contesto della fandonia, entro la situazione critica della politica e nell’altrettanto difficoltoso terreno della pedagogia del religioso.

Tra le rubriche, segnaliamo l'intervista a Gioele Anni, uditore allo scorso Sinodo dei Giovani. 



Nipoti di Maritain 7 è gratuitamente disponibile sul portale online issuu: https://issuu.com/nipotidimaritain/docs/nipoti_07

Per leggere l'editoriale di Filomena Piccolantonio 



Commenti

Post popolari in questo blog

Curzio Nitoglia, un cattivo maestro

di Andrea Virga Questo articolo, come quello su Don Gallo 1 , non avrebbe reale ragione d’essere. Anche qui, le gravi affermazioni dottrinali del sacerdote in questione non meriterebbero più d’uno sberleffo, vista la loro palese incompatibilità con la retta dottrina. E tuttavia, anche qui è il caso di un prete consacrato – e stavolta tuttora vivente – che attira proseliti, specie fra i giovani, grazie alle sue opinioni estremiste ed ereticali, con il risultato di diffondere in lungo e in largo i suoi errori. Per questo, ritengo che sia il caso di dedicare una mezz’oretta a mettere in guardia i meno provveduti, che magari preferiscono internet ad un buon padre spirituale, rispetto a questo personaggio: Don Curzio Nitoglia. Il paragone con Don Gallo, però, non riesca troppo offensivo al defunto sacerdote genovese, che aveva almeno il merito di essere molto attivo in ambito sociale e di non aver mai lasciato la Chiesa (cosa non troppo difficile, visto il permissivismo dei suoi super

Il noviziato Agesci: tempo e idea tra scoutismo e Chiesa

C’è un momento strano nel cammino scout Agesci ed è quello del noviziato: sì, il nome riprende proprio il linguaggio monastico; sì, l’ispirazione è proprio quella; sì, è un periodo di introduzione e studio.  Si tratta del primo momento nella branca rover e scolte, i più grandi nel nostro scoutismo: dura un anno. Di noviziato in Agesci si parla  –  e si sparla  –  in continuazione, non c’è un tema altrettanto trattato e maltrattato, anche nella prassi.È speciale e irrinunciabile e può essere una fonte di riflessione importante anche al di fuori dell’associazione. Cercherò ora di dare a questa riflessione un taglio ecclesiale, per plasmare un avvio di confronto su temi scoutisticamente ed ecclesialmente poco trattati. Il noviziato è un tempo e come tutti i tempi è prezioso. Lo è il nostro, figuriamoci quello dei ragazzi. Con un po’ di ironia, potremmo dire che l’importanza del tempo l’ha capita anche il Papa: in Evangelii Gaudium Francesco scrive che «il tempo è superiore allo

Ma i papisti si salveranno?

di Niccolò Bonetti "Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna? " Matteo 23,33 Molti cattolici aderiscono con fede non solo ai dogmi ma a qualunque parola che fuoriesca dalla bocca del papa. Il loro è un totalmente affidamento alla gerarchia senza dubbi o perplessità. Sono totalmente eteronomi. Il catechismo della Chiesa cattolica viene elevato a definitiva verità cattolica e ogni minima deviazione dal suo dettato viene ritenuta eresia.