di Lorenzo Bianchi Il titolo ricalca una frase pronunciata dal recentemente scomparso Car. Martini, in merito alla domanda se per caso la Chiesa fosse o meno al passo con i tempi. Tralasciando il fatto che sarebbe interessante chiedersi a quali “tempi” si riferisse l’intervistatore, è indubbio che una risposta ad una tale domanda è necessaria: quando qualcuno avanza una sfida è doveroso rispondere, senza necessariamente scendere con il piede di guerra ma giusto per chiarire la questione. Partendo da una prospettiva del tutto generale, generica, è ovvio nonché doveroso ricercare sempre e comunque migliorie ed innovazioni: questo aspetto fu una delle maggiori linee guida all’interno del Concilio Vaticano II, e noi tutti in quanto cattolici non possiamo fare a meno di seguire tali indicazioni. Ma ciò si ebbe anche in tempi “antichi”: il Concilio di Trento, dagli ignoranti in materia ritenuto un “summit oscurantista”, diede invece avvio a delle importantissime riforme in o
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.