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Incontro online: La sfida dei gender studies. Per una chiesa di donne e di uomini

Il Gruppo MEIC Lucca e Azione Cattolica Lucca hanno organizzato per martedì 13 giugno 2023 alle ore 21 l'incontro online: La sfida dei gender studies. Per una chiesa di donne e di uomini. Verrà presentata l'opera Figlie e figli di Dio. Uguaglianza battesimale e differenza sessuale (Queriniana, Brescia 2023)  del professor Luca Castiglioni (Facoltà Teologica di Milano) che dialogherà con Marinella Venera Sciuto (già vicepresidente nazionale MEIC) sulla sfida degli studi di genere e dei femminismi della "quarta ondata" alle strutture ecclesiali e, più in generale, sul complicato rapporto fra le donne cattoliche e la loro chiesa.  Come pensare ad una chiesa più inclusiva in modo credibile, cioè non solo a parole ma anche con i fatti, una chiesa che sia davvero di donne e di uomini, che abbatta ogni forma di potere patriarcale all'interno delle comunità ecclesiali ma senza adottare modelli antropologici che neutralizzano la differenza di genere? Per partecipare, il

Spunti per un dialogo con la teologia queer

Questo articolo nasce per rispondere ad uno stimolo proveniente dalla redazione di Nipoti di Maritain . Allorché ho letto che si cercavano contributi p er il numero successivo della rivista, dedicata alle teologie queer , dovetti confessare a me stesso di non conoscere affatto questo filone della teologia contemporanea. Queer per me era solo un aggettivo sentito per la prima volta ai corsi di filosofia morale della mia università dove ero stato introdotto alla filosofia di Judith Butler in chiave critica da un docente di formazione tomista, il mio maestro Carmelo Vigna. Questa filosofa era nota ai più come colei che voleva liquefare i generi sessuali nella specie umana, l’idea dunque di poter applicare l’aggettivo queer a Dio mi pareva inusuale e non del tutto perspicua. In che senso Dio poteva essere queer , ossia non un ente senza sesso come insegna la metafisica tomista, bensì di genere fluido? Decisi di colmare le mie lacune leggendo quello che, dopo alcune recensioni trov

In dialogo su "il gioco del rispetto". E' questo il famoso "gender" nemico dell'educazione?

Siamo venuti a conoscenza in questi ultimi giorni di un progetto che ha preso piede nella regione Friuli all’interno di alcune scuole. Si tratta de “il gioco del rispetto. Un’attività che, secondo le autrici, avrebbe come scopo quello di formare insegnanti e bambini sul tema dell’educazione e del rispetto di genere. Ci ha molto colpito tale progetto, perché su alcuni media ha scatenato un dibattito importante con interpretazioni opposte a seconda di chi forniva il proprio punto di vista. Vi forniamo qua due esempi: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/12/trieste-allasilo-gioco-per-i-media-lezioni-porno/1499660/ http://it.radiovaticana.va/news/2015/06/15/padre_denuncia_indottrinamento_gender_in_scuola_a_trieste/115149   Per aiutarci nella comprensione, anche in vista della manifestazione del 20 giugno a Roma che si pone in contrasto anche a iniziative come questa, abbiamo provato a dialogare direttamente con le autrici nella speranza che il dibattito che ne emerge po

La Bibbia ebraica non è omofoba

di Pierre-Israël Trigano in “www.temoignagechretien.fr” del 20 giugno 2013 (traduzione: www.finesettimana.org ) Lungi dal condannare l'omosessualità, il Levitico invita ad umanizzare la relazione del maschile al femminile nella coppia.

La teologia trinitaria alla prova dell'epistemologia femminista

Essenza di genere o persona di genere? Se da una parte dobbiamo rinunciare a parlare della Trinità immanente, possiamo però descrivere i suoi rapporti con noi, uomini o donne e la cui identità personale viene determinata anche dalle relazioni a e dai ruoli che abbiamo. Qui si inserisce una riflessione sull'identità di genere che riguarda da vicino anche le categorie con cui si è elaborato il dogma della Trinità: ousia, prosopon, hypostasis, (physis). Sappiamo già la difficoltà di tradurre in latino ciascuno di questi termini (si ricorderà ad esempio che Girolamo non capiva come i greci potessero accettare la formula treis hypostaseis). Come è stato già detto, i femminismi presentano una gamma di tendenze teoretiche anche molto differenti tra loro. In linea di principio possiamo parlare di due tendenze estreme ed opposte: potremmo chiamare essenzialismo la linea che crede in una essenza del maschile o del femminile che informerebbe l'identità personale degli uomini e

Sulla disforia di genere

Di Niccolò Bonetti Il disturbo dell'identità di genere (DIG) è la diagnosi utilizzata da psicologi e medici per descrivere le persone che soffrono di una disforia di genere: in altri termini coloro che presentano una forte e persistente identificazione nel sesso opposto a quello biologico cioè a quello assegnato anagraficamente alla nascita soffrono di questo disturbo. Prima analizzare meglio le caratteristiche di questo disturbo, è bene spiegare che cosa si intendere per gender e sex. Tradizionalmente le persone vengono divisi in uomini e donne sulla base delle loro differenze biologiche e anatomiche. Nel sentire comune, infatti, il sesso e il genere costituiscono un tutt'uno. Gli studi di genere propongono invece una suddivisione tra questi due aspetti dell'identità: 1)sesso(sex) è basato sul corredo genetico, sull' insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici che producono un binarismo maschio / femmina. Il sesso è assegnato a seconda del corredo