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La famiglia e le sue reti relazionali - La figura del padre

di Manuel Versari L ’esistenza dell’uomo è oggi rappresentata da una sempre più fitta rete di relazioni. L’ampiezza e l’intensità di tali relazioni hanno oltrepassato, oggi, i confini di ogni nazione, mentre l’accelerazione e la facilità di questi rapporti richiedono di adeguarsi a contesti sempre più differenti. Da una parte, dunque, un ampio spazio per ciascuno, con sempre minori barriere e sempre maggiori stimoli; dall’altra, il bisogno di legami affettivi, gli unici in grado di fornire certezze e sicurezza. Insomma, un panorama che si fa avventuroso al punto di perdersi. Ho cercato, basandomi su un’alchimia tra Scienze Educative e un mio personale pensiero, di analizzare l’importanza dei singoli ruoli in una relazione famigliare, perché esprimano al meglio le loro personali capacità dentro un piano che è quello dell’insieme. Tutto ciò senza la presunzione di insegnare niente a nessuno, ma esclusivamente con l’intento di una riflessione su cui poi ognuno farà il suo ragion

Tra gemiti e speranza.Introduzione alla teologia ecofemminista

Di Elizabeth Green Sappiamo infatti che finora tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo. Poiché siamo salvati in speranza (Rm 8,23). Così recita uno stralcio della lettera di Paolo ai Romani che ha ispirato il titolo di questa ricerca. È uno dei pochi testi in cui l’apostolo Paolo utilizza una metafora femminile. La creazione, sofferente è in attesa. Attende la manifestazione dei figli e delle figlie di Dio. Solo insieme a loro la creazione entrerà nella gloriosa libertà scevra di tutto ciò che la deturpa, inquinamento, depredazione. Essa è dunque, in travaglio, una sofferenza che non produrrà una morte bensì una nascita. L’immagine è quella del parto, di un creato che darà alla luce, certamente coadiuvato dallo Spirito divino, una realtà nuova. Il nostro, dunque, è tempo dell’attesa e della tessitura.

Il cielo in una stanza

di Manuel Versari Le politiche sociali servono a promuovere e garantire l’integrazione e la convivenza, perché siano rispettati tutti i diritti dell’uomo. È un fatto importante che persone di altre culture, con altre storie, siano arrivate da noi. Ciò cambierà - anzi lo ha già fatto, ma i comportamenti di tante persone mi fanno capire che non se ne sono resi conto tutti forse- la nostra storia e la loro, arricchirà la nostra cultura e la loro, nella misura in cui sapremo convivere, confrontarci e crescere assieme come uomini. Per cui loro hanno bisogno di noi e noi di loro!

I giovani e il Concilio

di Lorenzo Banducci e Niccolò Bonetti Lorenzo Banducci (nella prima parte) e Niccolò Bonetti (nella seconda) danno una testimonianza del Concilio oggi durante un' iniziativa organizzata dall'Azione Cattolica, svoltasi ieri (11 ottobre 2012) presso l'Oratorio San Giovanni Bosco a Viareggio, che ricordava i 50 anni dall'apertura del Concilio Vaticano II

Che cosa possiamo fare per la Chiesa?

di Lorenzo Banducci   “Che cosa puoi fare tu per la Chiesa?” Questa frase, con la quale il Cardinal Martini concluse la sua ultima intervista pubblicata dal Corriere della Sera sette giorni fa, rimbalza in maniera incredibile nella mia mente da una settimana.   Una Chiesa, definita dal Cardinale, indietro di 200 anni, una Chiesa che necessita di conversione e di riscoprire la Parola.   Non mi ero mai posto tale domanda in tutta la mia vita e ancora una volta il Cardinal Martini è riuscito a centrare una problematica di fondamentale importanza. Troppo spesso ci perdiamo (soprattutto quelli che come me hanno incarichi di responsabilità in associazioni laicali) in estenuanti riunioni e dibattiti che non portano a nulla di concreto per le nostre comunità e per le nostre Diocesi. In questo periodo della mia vita mi sto occupando di parecchie cose, ma quello che stiamo facendo su "Nipoti di Maritain" ormai da più di 2 mesi è ciò che mi avvicina più che mai