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Commento al vangelo 20 settembre 2018: Lc 7,35-50


Le prostitute sanno come si onora una persona, certamente più dei perfettini. Una pubblica peccatrice riesce a intromettersi nel banchetto a casa di Simone il fariseo, che aveva avuto il coraggio di aprirsi al dialogo conviviale con Gesù. Non riusciamo a capire come tutto ciò sia stato possibile. Ma lo fa. È la donna del profumo, quella che insegna la lavanda dei piedi: la donna eucaristica, che da una vita di peccato rende tutta sé stessa in gratitudine alla persona giusta, con tutta la carica erotica che ha imparato a esprimere. Gesù, sdraiato verso la tavola, ha accolto il corpo di quella donna che stava in basso, dietro. Gesù ha accolto lo scomporsi dei capelli femminili, i dolci baci e le languide carezze delle mani che, unte di profumo, scivolano dalle sue caviglie alle dita dei piedi, dopo quelle lacrime che li hanno lavati, e hanno lavato anche lei. Gesù l'ha accolto tutto, in silenzio, quell'amore della donna, anche lei in silenzio. Per l'evangelista Luca il rimprovero - che non riceve la donna, ma, segretamente, Gesù - è proprio il non aver rifiutato gli onori di una donna di quella fama, che se non era una prostituta, comunque quell'arte la conosceva bene. Di questo complice silenzio viene rimproverato: si lascia troppo amare, con semplicità e naturalezza, da quella peccatrice oggettivamente impura. Così facendo, lascia che tutte le attenzioni convergano su di lei, che diventa il centro della scena. Ma forse non è tutto sto profeta, perché forse non sa chi è quella donna e forse è solo un ingenuo; Simone prova a giustificarlo. Invece Gesù gli dimostra di essere perfettamente cosciente: non ha paura del corpo, diversamente da tanto bigottismo che infesta le nostre comunità; non ha paura del sesso, né della bellezza, né del profumo di una peccatrice che ormai l'ha contagiato. Non ha questi tabù dell'impurità. Risponde allora al fariseo con una parabola su un terreno condiviso, per poi convenire che più il condono dei debiti è grande, più c'è gratitudine. Teoricamente l'ha capito, ma con cautela, perché intravede le coerenti conclusioni. Gli resta soltanto la donna da vedere; non più come peccatrice, bensì come perdonata che ora si offre gratuitamente, eccessivamente, smisuratamente, senza fare mercimonio. Dove abbondava il peccato, in lei ha sovrabbondato la grazia. Vale per tutti noi, debitori condonati anche quando ce lo dimentichiamo; chi più, chi meno ingrato: proprio lei, con la fede, il perdono e la speranza di salvezza, può camminare, nella libertà dell'amore, verso la sua pace. La perdonata lo fa per gratitudine. Di fronte a Dio, chi è invece che davvero si prostituisce, chiedendo qualcosa in cambio per il servizio perfetto?

Giovedì 23 settembre 2018
+ Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7,35-50
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

commento a cura di Piotr Zygulski

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