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Visualizzazione dei post con l'etichetta escatologia

Salvezza finale per i dannati?

La fine del mondo è prova che tutte le cose son giunte alla piena realizzazione. Questo fatto ci ricorda che se qualcuno è preso dal desiderio di leggere e conoscere argomenti così ardui e difficili deve avere intelligenza coltivata e completa.Infatti se egli non avrà avuto una certa esperienza di questioni di tal genere, questi argomenti gli sembreranno inutili e superflui; se poi è pieno di pregiudizi ed è prevenuto su altre questioni, li riterrà eretici e contrari all’ortodossia, senza cercare di convincere col ragionamento ma giudicando secondo i suoi pregiudizi. Del resto anche noi li esponiamo con gran timore e cautela, esaminando e discutendo più che esprimendo soluzione sicura e ben definita. Infatti già prima abbiamo indicato i punti che debbono essere fissati con precisa regola; e credo di essermi comportato in questo modo, secondo le mie capacità, quando ho parlato della trinità: ma di questo argomento mi occupo più per discutere che per definire.

Il Gesù storico e il Gesù della fede

di Niccolò Bonetti Chi è stato veramente Gesù di Nazareth al di là delle interpretazioni teologiche date dalla tradizione? E' lo scopo della ricerca sul Gesù storico, che tenta ricostruire dal punto di vista storico la biografia di Gesù prescindendo dalle elaborazione dottrinali successive. Per Reimarus,filosofo illuminista e deista tedesco e professore di lingue orientali ad Amburgo,bisogna distinguere fra un Gesù della storia e la fede nel Gesù risorto. Gesù sarebbe stato un messia nazionalistico, che predicava la ribellione ai Romani, arrestato e ucciso il cui corpo fu trafugato dai suoi discepoli per poter proclamare che era risorto dai morti.

Crisi e futuro della Chiesa

Lectio Magistralis del card. Walter Kasper alla Accademia Cattolica di Brescia 1. Esperienze personali con la Chiesa Il tema che tratterò di seguito è: “Crisi e futuro della Chiesa”. Non me ne occupo solo da oggi con la Chiesa; questo tema mi interessa da quando posso pensare, e sono ormai più di 70 anni. Perciò desidero cominciare questa conferenza con delle note biografiche, per chiarire che quello della “Chiesa” non è per me un tema con cui abbia a che fare solo a livello accademico o per “dovere d’ufficio”. La Chiesa ha a che fare qualcosa con me, la mia vita e la mia esperienza di vita. Si tratta della mia Chiesa. Sono cresciuto prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, nel periodo del nazismo e della guerra, quando la Chiesa, da noi in Germania, non se la passava bene. Il vescovo della nostra diocesi era stato cacciato dai nazisti. Nel campo di concentramento di Dachau c’era un grande blocco per i sacerdoti e, alla fine della guerra, molte chiese erano rid...

Contro la cultura della vita e per la cultura della morte

Di Niccolò Bonetti Mi ha sempre destato una certa perplessità una certa cultura della vita cattolica per cui la vita è un bene assoluto e indisponibile, da difendere a tutti i costi. Mi è sempre parso un po' pagano elevare la vita biologica ad un valore cosi' alto e un pericoloso cedimento alla cultura contemporanea, incapace di accettare la realtà indifferibile e ineliminabile della morte. Non critico l'impegno contro l'aborto né contro l'eutanasia attiva , battaglia che ovviamente condivido, ma mi inquieta la difesa strenua della vita biologica quando quelle spirituale,intellettuale,affettiva e relazione se ne sono andate. Com'è noto, la Congregazione della Dottrina della Fede in risposta ai vescovi americani stabili' che idratazione e alimentazione non costituiscono, in linea ordinaria, accanimento terapeutico. Al di là di condividere questa tesi o meno, rimane il fatto che l'accanimento a voler mantenere in vita con ogni mezzo o quasi...

Pensare la reincarnazione cristianamente?

Di Niccolò Bonetti E' possibile pensare la reincarnazione dal punto di vista cattolico? La credenza largamente diffusa nelle religioni orientali come l'induismo o il buddismo o nello stesso platonismo nella reincarnazione non può essere facilmente liquidata perché come scrive Kung “ per molte persone (essa) risponde a interrogativi che altrimenti non trovano una risposta; per alcuni, quindi, essa colma un vuoto religioso-culturale”. Potrebbe la credenza nel purgatorio illuminare alcuni aspetti oscuri e problematici della dottrina dogmatica del luogo intermedio cioè il purgatorio? Un teologo che ha tentato un difficile dialogo fra queste due dottrine è stato Rahner.