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Riattivare il Gesù storico: l'apprezzamento del professor Piovanelli

Il nostro volume monografico “ Riattivare il Gesù storico ” (Effatà Editrice, Cantalupa 2021) continua a ricevere apprezzamenti accademici. Nei giorni scorsi ha ricevuto una lusinghiera, quanto inaspettata, recensione dal professor Pierluigi Piovanelli, ordinario di storia del giudaismo antico e delle origini cristiane all'università di Ottawa.  Nel suo ultimo libro Le Jésus des historiens. Entre verité et légende  (Presses Universitaires de France, Paris 2023) auspica che il nostro lavoro “esemplare ”  di cucitura tra teologi e storici, e tra specialisti e grande pubblico, sia imitato anche al di là delle Alpi.  In generale, Piovanelli nota come affrontiamo  “questioni generalmente ignorate dal grande pubblico, viste come imbarazzanti dalla maggioranza dei fedeli ”.  In particolare, segnala come davvero meritevole l'articolo di Alessio Aringoli, che mostra come i risultati delle ricerche contemporanee sul Gesù storico possano scandalizzare tanto i conserva...

Riattivare il Gesù storico (Nipoti di Maritain 10) è in libreria!

Cosa ce ne facciamo del Gesù storico?  In quali modi un profeta ebreo vissuto duemila anni fa può ancora provocarci? Possiamo  dialoga re con lui di sesso, razzismo, coronavirus e pluralismo religioso? Possiamo aprirgli le porte delle chiese e delle aule scolastiche, liberandole dagli stereotipi che le popolano? La messe di studi prodotti negli ultimi decenni è abbondante. Ma sono ancora pochi gli operai pronti a raccoglierne i frutti e a distribuirli. L’uomo Gesù scandalizza sempre, tanto a destra quanto a sinistra. Questo numero di Nipoti di Maritain trascina fuori dai “ghetti” accademici la figura storica di Gesù per riattivarne il messaggio. Nipoti di Maritain esce per la prima volta in edizione cartacea, in libreria, con un corposo numero 10 monografico sul Gesù storico. Riattivare il Gesù storico. Nipoti di Maritain 10 , pubblicato da  Effatà Editrice ,  Cantalupa (Torino), 2021; br., pp. 288, cm 12x12, € 17,00.  ISSN: 9788869...

Call for papers 10: numero monografico sul Gesù storico

Per festeggiare insieme il numero 10 della rivista Nipoti di Maritain  stiamo organizzando un'uscita monografica per far conoscere l'attualità del  Gesù storico .   Gli articoli, sempre di taglio divulgativo, saranno affiancati a interviste a esperti internazionali. Concediamo uno spazio maggiore del solito:  15.000 battute , circa 2000 parole .  Siamo in attesa delle vostre proposte preliminari di titolo/tema  su uno dei tre ambiti consueti (morale, politico o ecclesiale in relazione al Gesù storico )  entro il 15 luglio 2020 ; la redazione e il responsabile scientifico della qualità della pubblicazione saranno ben lieti di fornire suggerimenti per approfondire le questioni e armonizzare i vari contributi.  La scadenza per la consegna dell'articolo finale è fissata per il mese di ottobre 2020. Vi preghiamo di scrivere all'indirizzo email: inipotidimaritain6@gmail.com

Commento al Vangelo 25 novembre 2018 - Cristo Re: Gv 18,33-37

Il quarto vangelo coglie l’occasione del colloquio tra Gesù e Pilato - che nessuno probabilmente udì - per coinvolgerci in un confronto sulla regalità di Cristo. Da un lato, la prospettiva imperiale: il “re dei giudei” crea problemi politici. Ma il pericoloso rivoluzionario è proprio quell’uomo consegnatogli dai giudei? Il governatore Pilato, che giudeo non vuol essere, ne dubita: «Tu, indifeso persino dai tuoi amici, proprio tu saresti il re dei giudei? Cosa avresti fatto? Ci sono davvero delle prove credibili contro di te?». Non ci crede. Gesù, insomma, non gli pare affatto un pretendente al trono. Dall’altro lato, Gesù domanda chi gli ha suggerito che lui sarebbe sovrano. Lo Spirito di Dio o l’Accusatore? Entrambi lo sanno! I Romani che temono una congiura contro Cesare o i sommi sacerdoti che temono il Messia che renderà vano il loro ruolo? I primi stiano tranquilli, gli altri un po’ meno... Gesù dice che il suo regno non è un regno come gli altri che si estendono geogr...

Vangelo e voto. Poveri e rancore.

di Lorenzo Banducci Per un curioso scherzo del destino il prossimo 4 marzo, in concomitanza con le elezioni politiche, chi si recherà alla Messa Festiva Domenicale potrà ascoltare uno dei brani evangelici più significativi per la mia personale esperienza di fede.

Lettera pastorale del vescovo Gero Marino (Savona-Noli) - sintesi

Oggi 7 ottobre 2017 è la data scelta da Calogero “Gero”  Marino , Vescovo di Savona-Noli , per diffondere la sua prima lettera pastorale, che vuole essere “uno strumento di lavoro e di revisione di vita personale e comunitaria”. Lo sguardo in uscita per spolverare la fede Il messaggio si preannuncia evocativo già a partire dal titolo “Cominciando da Gerusalemme. Per ritrovare il filo della fede” e dal quadro “Il ragazzo e la luna” di Hopper posto in copertina. L’immagine illustra lo “spingersi oltre” che è desiderio di ciascuno e ricorda che l’“uscire è questione di sguardo”. Se è “lungo e largo, attento e profondo, attratto e attraente” non è una via di fuga, bensì apre nuovi squarci sulle periferie, partendo da una introspezione grata alle proprie radici. Marino si è recato recentemente in pellegrinaggio a Gerusalemme, che rappresenta il cuore della fede negli eventi pasquali. Da lì è necessario cominciare – vivendo sul filo dell’impossibile contro il disincanto di chi d...

Quando udiamo i comandamenti [...] siamo presi da meraviglia per il loro carattere impossibile nel mondo.

Quando Gesù dice ciò che l'uomo deve fare, non si tratta di un'etica autosufficiente per la realizzazione dell'uomo nell'edificio e nell'ordine dell'esserci mondano. Al contrario, ogni moralità non si giustifica piuttosto che come volontà di Dio, come esser pronti per la fine del mondo e come segno del regno di Dio. Nulla di mondano può avere la minima importanza per se stesso. .Questo mondo è solo un ponte; attraversalo ma non edificarvi la tua dimora» (Hennecke, Gli apocrifi, 35). Il mondo è certo creazione di Dio e come tale non è condannabile. L'amore per la natura è proprio di Gesù, come lo sarà in seguito di Francesco d'Assisi. Egli non viola gli ordinamenti umani, ma ne accentua il valore. Per esempio il matrimonio è indissolubile. «Ciò che Dio ha unito l'uomo non deve dissolvere».