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Qui si fa l'Europa o si muore!

di Lorenzo Banducci Senza gli aiuti della Bce la Spagna sarebbe sprofondata nel baratro. Questo hanno ammesso candidamente dalla nazione iberica mentre si apprestavano a varare una manovra terribile da 65 miliardi di euro contenente: -           Tagli agli stipendi degli statali -           Niente tredicesima -           Aumento dell’IVA dal 18 al 21 per cento -           Aumento delle bollette energetiche e delle tasse universitarie -           Tagli notevoli all’assistenza sanitaria pubblica che porteranno 260mila anziani a non avere più diritto alle cure mediche pubbliche Una nazione che si ritrova dunque lacerata da un debito pubblico fuori controllo e da una speculazione irrefrenabile in questa estate bollente e che porta inevitabilmente i giovani a fuggire verso il Nord Europa, mentre per chi resta c’è solo la disoccupazione salita al 25%.

Breve storia delle leggi elettorali nazionali italiane

di Niccolò Bonetti Lo Statuto Albertino del 4 marzo 1848 stabiliva che i deputati fossero  eletti per cinque anni in collegi elettorali fra i sudditi del Re che avessero  compiuto i trent’anni e possedessero  la pienezza dei diritti civili e politici mentre i senatori sarebbero stati di nomina regia “in numero non limitato” e “ aventi l’età di quarant’anni compiuti” e dovevano essere scelti fra ventuno categorie: 1° Gli arcivescovi e vescovi dello Stato; 2° Il presidente della Camera dei deputati; 3° I deputati dopo tre legislature e sei anni d’esercizio; 4° I ministri di Stato; 5° I ministri segretari di Stato; 6° Gli ambasciatori; 7° Gli inviati straordinari, dopo tre anni di tali funzioni; 8° I primi presidenti e presidenti del Magistrato di Cassazione e della Camera dei Conti; 9° I primi presidenti del Magistrato d’appello; 10. L’avvocato generale presso il Magistrato di Cassazione ed il procuratore generale dopo cinque anni di funzioni; 11. I p

La più solenne delle promesse

di Lorenzo Bianchi Tutti dobbiamo morire. Per constatare ciò non è necessario ricorrere a erudite citazioni di antichi pensatori, acute osservazioni ottenute tramite ore passate davanti ad un microscopio o ai file di wikileaks riguardanti il colore dello smalto preferito di Angela Merkel.

La sofferenza del dialogo

di Lorenzo Banducci Sabato scorso si è consumato durante l’assemblea del Partito Democratico l’ennesimo tentativo da parte di questa forza politica di provare a mettere a confronto in modo costruttivo componenti ideologiche tanto diverse fra loro sul tema dei diritti civili e nello specifico sul tema delle unioni di fatto/matrimoni gay. Alla fine ne è uscita una bagarre che ha condotto da un lato all’approvazione di un documento , secondo il mio parere, molto equilibrato e frutto del lavoro di più di un anno compiuto da una commissione appositamente creata; e dall’altra alla scelta operata dall’assemblea di non votare un altro documento, che proponeva l’introduzione (fra le altre cose) dell’istituzione del matrimonio civile alle coppie omosessuali.

Al centro della vita e della storia

di Niccolò Bonetti   Secondo una certa vulgata il cristianesimo predicherebbe il disprezzo del mondo e la fuga da esso. Basti pensare al superuomo di Nietzsche: “ Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di speranze ultraterrene! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure!Una volta il sacrilegio contro Dio era il sacrilegio più grande, ma Dio è morto, e sono morti con Dio anche quei sacrileghi. Commettere sacrilegio contro la terra è ora la cosa più spaventosa, e fare delle viscere dell'imperscrutabile maggior conto che del senso della terra! Un tempo l'anima guardava al corpo con disprezzo: e allora questo disprezzo era la cosa più alta: essa lo voleva macilento, orribile, affamato. Così pensava di sfuggire ad esso e alla terra.“ E' innegabile che molte forme di spiritualità cristiana abb

Siate buoni cristiani e sarete ottimi democratici!

Decidete quanto conferiscano i precetti del Vangelo, le tradizioni degli apostoli, e dei gran filosofi padri , e dottori cristiani a conservare la pace , a far risplendere la vera grandezza dello stato democratico , a fare di tanti uomini, dirò così, tanti eroi di umiltà , di prudenza nel governare, di carità nel fraternizzare fra loro stessi, e con Gesù Cristo. Il luminoso oggetto della nostra democrazia deve essere di stabilire , la massima possibile unione di sentimenti , di cuori, di forze fisiche e morali , onde ne derivi una soave fratellanza nella società Eccovi, o dilettissimi fratelli, uno sparuto abbozzo degli evangelici dettami. Vedete ivi quale possanza, quando l' influsso risplenda per la massima virtù dell'uomo,per la civile uguaglianza, per la regolata libertà , per quel unione insomma d'amore e di tranquillità, che fa la sussistenza, e l'onore della democrazia. Forse per la durevole felicità degli altri governi basterà una virtù comune, ma nella de

"La rivoluzione è come le figlie del re Pelia, fa a pezzi l’umanità per ringiovanirla"

di Niccolò Bonetti Domani in Francia si ricorda la presa della Bastiglia da parte dei cittadini parigini che dette inizio alla Rivoluzione francese. Non voglio qui affrontare il tema del rapporto fra Chiesa e rivoluzione francese né quello più generale fra modernità e cattolicesimo. Vorrei concentrarmi su una delle figure più controverse del periodo rivoluzionario cioè Maximilien de Robespierre. Non mi interessa difendere il suo operato o demonizzarlo. Il punto su cui vorrei riflettere è un altro. Robespierre non era solo un tiranno,un sanguinario,un massacratore, un utopista. Era anche molti altri aspetti che molto difficilmente nella storia successiva si troveranno abbinate ad un uomo “di sinistra”. Era un moralista e credeva ardentemente in un Dio,per quanto non fosse quest'ultimo il Dio cristiano.