di Lorenzo Banducci Senza gli aiuti della Bce la Spagna sarebbe sprofondata nel baratro. Questo hanno ammesso candidamente dalla nazione iberica mentre si apprestavano a varare una manovra terribile da 65 miliardi di euro contenente: - Tagli agli stipendi degli statali - Niente tredicesima - Aumento dell’IVA dal 18 al 21 per cento - Aumento delle bollette energetiche e delle tasse universitarie - Tagli notevoli all’assistenza sanitaria pubblica che porteranno 260mila anziani a non avere più diritto alle cure mediche pubbliche Una nazione che si ritrova dunque lacerata da un debito pubblico fuori controllo e da una speculazione irrefrenabile in questa estate bollente e che porta inevitabilmente i giovani a fuggire verso il Nord Europa, mentre per chi resta c’è solo la disoccupazione salita al 25%.
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.