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Che tipo di prete vogliamo?

 del Gruppo Advent (Regno Unito) 1. Non vogliamo qualcuno che si senta una vocazione sacerdotale, che si senta chiamato da Dio.Non dobbiamo perdere di vista la base del ministero presbiterale che è la comunità. È la comunità che chiama per il servizio della comunità. 2. Non vogliamo qualcuno che è stato allontanato dalla comunità e isolato per i sei anni della formazione. La maturità appropriata a un leader della comunità non può che svilupparsi in seno alla comunità (…) 3. Non vogliamo qualcuno che sia paracadutato dall’esterno della comunità (…).La nostra teologia, la nostra spiritualità devono essere incarnate. Devono potersi sviluppare nel terreno della cultura particolare, nazionale e locale.

La "Luce della Fede" come sguardo pieno sul mondo

di Rocco Gumina Il 29 giugno scorso è stata presentata l’enciclica Lumen Fidei . L’ultima di Benedetto XVI e la prima di Francesco. Il testo scritto a “quattro mani” e naturalmente firmato dal papa argentino, mostra in maniera evidente la qualità della relazione tra il papa emerito e il nuovo vescovo di Roma. Un rapporto, al di là della dimensione personale, fatto di continuità nell’umiltà, nella chiarezza, nella presa ferma delle responsabilità e di rimando delle azioni da operare. Un legame che ci richiama ai fondamenti del viver da uomini e da credenti con consapevolezza e maturità. Un’enciclica che partendo da questi presupposti viene indirizzata, a parer mio, a tutti i laici credenti e non come quando i primi grandi scrittori cristiani all’alba della cattolicità componevano le loro opere. Un testo che proprio per tali finalità, sembrerebbe una sorta di introduzione - ma allo stesso tempo approfondimento - sul nodo centrale per il cristianesimo e di richiamo per ogni altra c

E' credibile la Chiesa?

di don Severino Dianich da www.dimensionesperanza.it  Nella missione si è convinti di avere con la fede una grande ricchezza di vita e si vuole che anche gli altri possano condividerla. La forma visibile della vita dei cristiani è parte essenziale dell’atto comunicativo del Vangelo. Fra gli innumerevoli atti che compongono la missione, ce n'è uno dal quale dipende radicalmente l'esistenza della Chiesa: la comunicazione della fede a chi non crede in Cristo. È quello che il Nuovo Testamento chiama l' euanghélion . La Chiesa si è perpetuata lungo la storia solo perché ci sono stati credenti che hanno comunicato ad altri la loro fede, da una generazione all'altra e andando da una parte all'altra della terra. Il fatto risulta appariscente e assume una particolare rilevanza sociale e storica quando avviene in un popolo nel quale mai è stato annunciato il Vangelo, che non ha nella sua compagine sociale nemmeno una, oppure così poche comunità cristiane, pe

Giuseppe Lazzati: sentinella nella notte

di Rocco Gumina Il 5 luglio scorso, Papa Francesco con apposito decreto ha riconosciuto le virtù eroiche del Servo di Dio Giuseppe Lazzati. È certamente un passo importante in vista dell’approvazione canonica - ovvero accettata e proposta come da esempio per l’intera Chiesa cattolica sparsa nel mondo - della santità di questa esperienza. È altresì un segnale molto rilevante perché la comunità dei credenti in Cristo riconosce l’imitazione di stati di vita legati a scelte e a vicende che in pieno sono addentrate nella storia degli uomini come quelle politiche, culturali e sociali in genere. La storia di Giuseppe Lazzati è una di esse. Egli è stato: docente universitario; dirigente dell’Azione Cattolica; prigioniero in un campo di concentramento nazista; padre costituente - insieme a Dossetti, La Pira, Moro, Fanfani e molti altri - all’indomani del secondo conflitto mondiale; rettore per molti anni della più importante istituzione universitaria cattolica quella del “Sacro Cuore” di M

Il preferito di Vanity Fair

di Gerolamo Fazzini da www.vinonuovo.it Ho in mano l'ultimo numero di "Vanity Fair", che ha eletto Papa Francesco «uomo dell'anno». Il settimanale dedica al Pontefice la copertina col titolo «Francesco papa coraggio», riprendendo il j'accuse per le morti dimenticate dei migranti lanciato durante la visita a Lampedusa. Secondo " Vanity Fair" , i primi cento giorni di Bergoglio «lo hanno già messo in testa alla classifica dei leader mondiali che fanno la storia. Ma la rivoluzione continua».

Il "parroco" del mondo con il coraggio di cambiare

di Rocco Gumina Il Papa realizza la sua prima visita in qualità di vescovo di Roma e successore di Pietro a Lampedusa. Già questa, per i noti motivi sociali e politici, è una grossa notizia. Ma non si tratta solo di ciò. Infatti, l'intera gestazione e realizzazione di tale evento può farci intendere con giusto calibro qual è l'opzione ecclesiale del Papa "venuto da lontano". Una scelta profondamente legata e radicata alla semplicità evangelica compiuta integralmente in Cristo e ripresentata in figure come Francesco d'Assisi. Con essa il Papa argentino imprime una forza di volontà volta al cambiamento, pur rimanendo in assoluto legame con il magistero e le personalità dei suoi predecessori. Egli è in grado di leggere i segni dei tempi. Le sue scelte, le sue parole, i suoi gesti lo mostrano chiaramente. Così la Chiesa in continuità con la sua fondazione apostolica esprime sempre una giovinezza fresca e matura grazie alla sua essenza in perenne riforma.  

Il futuro dell'Ortodossia

Christos Yannaras è un filosofo e teologo ortodosso di Atene in Grecia, dove ha tenuto un corso di presentazione dell’ortodossia nel suo confronto con l’Occidente, che ha registrato un grande successo di uditori ed editoriale nel testo delle sue lezioni ateniesi, pubblicato con il titolo dimesso  Abbecedario della fede (1983). Come scrive il prefatore, Michel Stravou, della traduzione francese ed italiana, pubblicata con il titolo  La fede dell’esperienza ecclesiale. Introduzione alla teologia ortodossa , per il teologo neo-ellenico, «il termine “Occidente” non ha un significato strettamente geografico ma designa la civiltà moderna che si è imposta al mondo intero a partire dall’Europa occidentale»; e «il termine “ortodosso” non viene usato in senso confessionale stretto bensì nel senso di un riferimento costante alla fede universale, “cattolica”, della chiesa indivisa. […] Yannaras ritiene che un vero contributo allo sforzo di riconciliazione delle chiese consisterebbe nel lavorare a