La guerra è un fenomeno antico almeno come l’uomo, se non di più (si pensi al conflitto tra gli scimpanzé del Parco Nazionale di Gombe, osservato dalla primatologa Jane Goodall), e quasi altrettanto antica è l’idea di normare e regolamentare anche questo fenomeno. Nelle civiltà antiche (particolarmente conosciuto e vicino a noi è il caso romano), le operazioni di guerra erano generalmente sottoposte a un complesso sistema di riti religiosi, volte a scongiurarne gli effetti spirituali negativi ed assicurarsi il favore delle divinità. Allo stesso modo, il tema era affrontato e discusso da trattati filosofici (es. il De Officiis di Cicerone) e poemi sapienziali (es. la Bhagavad Gita ). In ambito cattolico, la discussione s’innesta su quella degli autori latini e greci, e trova i suoi classici di riferimento nella Civitas Dei di S. Agostino e nella Summa Theologica di S. Tommaso, dal quale prende l’avvio una vera e propria coerente teoria della guerra giusta. I suoi principi fondament
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.