Passa ai contenuti principali

Post

La guerra giusta di quarta generazione

La guerra è un fenomeno antico almeno come l’uomo, se non di più (si pensi al conflitto tra gli scimpanzé del Parco Nazionale di Gombe, osservato dalla primatologa Jane Goodall), e quasi altrettanto antica è l’idea di normare e regolamentare anche questo fenomeno. Nelle civiltà antiche (particolarmente conosciuto e vicino a noi è il caso romano), le operazioni di guerra erano generalmente sottoposte a un complesso sistema di riti religiosi, volte a scongiurarne gli effetti spirituali negativi ed assicurarsi il favore delle divinità. Allo stesso modo, il tema era affrontato e discusso da trattati filosofici (es. il  De Officiis  di Cicerone) e poemi sapienziali (es. la  Bhagavad Gita ). In ambito cattolico, la discussione s’innesta su quella degli autori latini e greci, e trova i suoi classici di riferimento nella Civitas Dei di S. Agostino e nella Summa Theologica di S. Tommaso, dal quale prende l’avvio una vera e propria coerente teoria della guerra giusta. I suoi principi fondament

Le istanze umane assolutizzate chiamano “giusta” ogni guerra

  La guerra giusta ha una sua struttura distonica da un punto di vista psicologico. Per fare una guerra c’è bisogno di un motivo. Un motivo che spinga gli uomini ad affrontarsi fino al sacrificio della propria vita.  Il motivo è universale, inderogabile, semplice e diretto: L’individuo si deve sacrificare per il bene della patria, della sicurezza spirituale, della superiorità della razza, della superiorità del proprio nucleo sociale, per la ricchezza economica del regno, per la gloria del proprio drappo che mai deve cedere sul campo di battaglia. Il drappo, un pezzo di stoffa a cui una collettività ha affidato il proprio destino. Se si è pronti a cedere per un pezzo di stoffa allora la guerra può essere giusta e fruttifera per assurdo. La bandiera quindi richiede un minimo spargimento di sangue perché la patria si possa sedere al tavolo dei Giusti insieme alla Vittoria. Il senso reale sfugge perché potrebbe essere una logica con connotazioni deliranti. Eppure la Vittoria è citata anch

La guerra e il problema della coscienza: da Agostino a me

Nel corso dell’Era volgare, gli uomini hanno sempre cercato di dare una giustificazione alle operazioni militari anche se si professavano cristiani: crociate, guerre “sante”, lotte contro gli eretici. Quando ci professiamo seguaci del Principe della Pace, Gesù Cristo, e osserviamo gli stermini contro gli Albigesi ad opera di Innocenzo III e dei signori dell’Occitania, oppure a quell’immondo macello che fu la Guerra dei Trent’Anni tra protestanti e cattolici nel XVII secolo, è difficile no n rimanere indifferenti su quale fosse la consistenza della morale religiosa di coloro i quali, accedendo ai sacramenti e recitando il  Padre nostro , ordinavano di compiere dei veri e propri genocidi “in nome di Dio”. Non so a quale Dio si richiamavano, dal momento che  la violenza è stata condannata fermamente da Cristo   stesso all’inizio della Sua passione quando, rivolgendosi a Pietro che aveva estratto la spada ferendo il servo di Anna, lo rimproverò dicendogli: «Riponi la tua spada al suo posto

Sul blasfemo nell’arte contemporanea

«La dissacrazione è uno dei meccanismi di provocazione più utilizzati dall’arte contemporanea proprio perché va a intaccare il senso del sacro che ha radici profonde nell’umano e nella comunità» ( A. Crespi , Ars Attack. Il bluff del contemporaneo , Johan & Levi, Milano 2013, p. 38).   Nel cogliere un tratto distintivo dei filoni visivi attuali, Crespi diagnostica una deriva delle arti che consiste nel rigetto di princìpi che per secoli avevano colmato di senso e di valore l’orizzonte spirituale dell’uomo. Un simile j’accuse è alla base altresì del pensiero del francese Jean Clair, lucidamente esposto in “Critica della modernità” e, con maggior durezza, in “De Immundo”, ove si parla di «potenza profanatrice» dell’arte odierna (p. 30). Le idee di questi autori sono censorie o inficiate da pregiudizi? Se l’idea di Hans Sedlmayr, adombrata nel suo “Perdita del centro”, di una fine dell’arte, provocata dall’allontanamento dell’uomo da Dio, trascende una valutazione storico-artisti

La profanazione continua nel mondo post-simbolico

La nostra epoca viene da molti autori definita “post-secolare”, in quanto prenderebbe le mosse dalle profanazioni dei Miti del secolo scorso, senza costruirne di nuovi, ma utilizzando, per così dire, le macerie prodotte dalla secolarizzazione. Il Mito, e i simboli che ad esso alludono, non è più rivolto ad una comunità specifica, ma ad una massa informe di individui: i consumatori del mondo globalizzato.  Si  può osservare, tuttavia, una crescita costante della forza attiva dei miti, o per meglio dire, degli Immaginari, che, pur avendo breve durata rispetto al passato e trovandosi in contesti più che differenti rispetto all’originale, riescono a conservare un velo di nulla, come direbbe Sartre. Per fare un esempio dall’attualità politica potremmo riferirci all’uso mass-mediatico della canzone partigiana Bella Ciao , che, anche fuori dai temi dell’antifascismo, riesce comunque a com-muovere l’uditorio. La ritroviamo infatti con un testo diverso nelle piazze dei Fridays , nelle Serie tv

Video per Nipoti di Maritain 11: Omotransfobia, Concordato, IRC

Sul nostro canale youtube il direttore Piotr invita a inviare brevi articoli per il numero 11 della rivista di Nipoti di Maritain: La call for papers è ancora aperta! Chi avesse la necessità di più tempo può contattarci. Per tutte le informazioni necessarie:  qui .

Call for Papers n. 11: Omotransfobia, Concordato, IRC

Cari amici,  Nipoti di Maritain apre una nuova call for papers per il numero 11 della nostra Rivista. Di seguito i tre quesiti: Ambito etico/morale : «  Il Catechismo della Chiesa Cattolica chiede di evitare “ogni marchio di ingiusta discriminazione” verso le persone omosessuali. Ma le vittime di omofobia, bifobia e transfobia stanno davvero a cuore ai cattolici? Quale impegno è necessario per superare discriminazioni e violenze?  » Ambito politico/sociale : «  A distanza di quasi un secolo dai Patti Lateranensi e di oltre trent’anni dagli Accordi di Villa Madama, quali sono stati i benefici e le problematiche del regime concordatario? Si possono porre le relazioni tra Santa Sede e Repubblica Italiana su basi diverse?  » Ambito pastorale/ecclesiale : «  Insegnamento della Religione Cattolica nella scuola italiana: come abolirlo, modificarlo o difenderlo?  » Accettiamo brevi interventi di risposta di massimo 1000 parole (meno di due pagine) da  farci pervenire all’indirizzo inipotidimar

Presentazione YouTube "Riattivare il Gesù storico - Nipoti di Maritain 10" venerdì 4 giugno 2021

Venerdì 4 giugno 2021 alle ore 21 Nipoti di Maritain ha presentato " Riattivare il Gesù storico " con Alberto Rezzi di Effatà Editrice, sul canale YouTube dell'editrice che ha pubblicato questo ultimo nostro volume.  Trovate qui l'indice del libro , che contiene preziose interviste ai maggiori esperti internazionali e contributi di molti appassionati studiosi.

Riattivare il Gesù storico (Nipoti di Maritain 10) è in libreria!

Cosa ce ne facciamo del Gesù storico?  In quali modi un profeta ebreo vissuto duemila anni fa può ancora provocarci? Possiamo  dialoga re con lui di sesso, razzismo, coronavirus e pluralismo religioso? Possiamo aprirgli le porte delle chiese e delle aule scolastiche, liberandole dagli stereotipi che le popolano? La messe di studi prodotti negli ultimi decenni è abbondante. Ma sono ancora pochi gli operai pronti a raccoglierne i frutti e a distribuirli. L’uomo Gesù scandalizza sempre, tanto a destra quanto a sinistra. Questo numero di Nipoti di Maritain trascina fuori dai “ghetti” accademici la figura storica di Gesù per riattivarne il messaggio. Nipoti di Maritain esce per la prima volta in edizione cartacea, in libreria, con un corposo numero 10 monografico sul Gesù storico. Riattivare il Gesù storico. Nipoti di Maritain 10 , pubblicato da  Effatà Editrice ,  Cantalupa (Torino), 2021; br., pp. 288, cm 12x12, € 17,00.  ISSN: 9788869296345. INDICE Editoriale di Piotr Zygulski e Federico

Nipoti di Maritain n. 09 è gratuitamente online!

Grazie all'impaginazione offerta gratuitamente da Effatà Editrice , Laura Repetto, finalmente è disponibile online l'intero nuovo numero di Nipoti di Maritain n. 09! Gli autori si sono confrontati sui temi del celibato e della castità , del simbolico nel post-secolare e della sacramentalità . Contiene un'intervista esclusiva a Giuseppe Lorizio , ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Lateranense. L'editoriale questa volta è firmato da Rosario Sciarrotta . Articoli di: Lorenzo Banducci, Andrea Bosio, Samuele Del Carlo, don Michele Di Gioia, Rocco Gumina, Michele Lanza, Michele Lasala, Mattia Lusetti, don Omar Orrù, Giovanni Francesco Piccinno, Alessio Santiago Policarpo, Christian Alberto Polli, don Luigi Previtero, don Giacomo Tarullo, Omar Vitali, diretti da Piotr Zygulski. ➡️  https://issuu.com/nipotidimaritain/docs/nipoti_09

Call for papers 10: numero monografico sul Gesù storico

Per festeggiare insieme il numero 10 della rivista Nipoti di Maritain  stiamo organizzando un'uscita monografica per far conoscere l'attualità del  Gesù storico .   Gli articoli, sempre di taglio divulgativo, saranno affiancati a interviste a esperti internazionali. Concediamo uno spazio maggiore del solito:  15.000 battute , circa 2000 parole .  Siamo in attesa delle vostre proposte preliminari di titolo/tema  su uno dei tre ambiti consueti (morale, politico o ecclesiale in relazione al Gesù storico )  entro il 15 luglio 2020 ; la redazione e il responsabile scientifico della qualità della pubblicazione saranno ben lieti di fornire suggerimenti per approfondire le questioni e armonizzare i vari contributi.  La scadenza per la consegna dell'articolo finale è fissata per il mese di ottobre 2020. Vi preghiamo di scrivere all'indirizzo email: inipotidimaritain6@gmail.com

Rassegna stampa: sondaggio sui cambiamenti religiosi al tempo del COVID-19

Numerose testate giornalistiche italiane hanno dato spazio ai risultati della nostra ricerca  Nella Chiesa che cambia? Il cambiamento del sentire, della pratica e delle abitudini religiose dei cattolici in Italia al tempo del COVID-19.   Riportiamo i link per accedere ai servizi dedicati: Sant'Alessandro.org ,   C’è un nuovo “sentire” tra i cattolici? ,15 giugno 2020. La Difesa del Popolo  C’è un nuovo “sentire” tra i cattolici? Una significativa ricerca sui cattolici italiani al tempo del lockdown , 14 giugno 2020. C3dem : Piotr Zygulski, Analisi dell'apprezzamento delle scelte ecclesiali e prospettive sulla Chiesa del futuro, con  considerazioni per una partecipazione laicale desiderata , 20 maggio 2020. Avvenire : Guido Mocellin,  Nel sondaggio e nel monologo un sentire religioso più forte ,  20 maggio 2020. TV2000 : La prof.ssa Carmelina Chiara Canta illustra i risultati nella trasmissione Rete di Speranza , con mons. Francesco Savino (Vescovo di Cassano allo

RISULTATI Sondaggio: Nella Chiesa che cambia?

Come sono cambiate le abitudini ecclesiali in questo periodo?  Come era la nostra preghiera, liturgia, fede a gennaio, prima dell'emergenza sanitaria che ha sospeso le celebrazioni con il concorso del popolo? E com'è oggi? Preghiamo di più o di meno? Ci siamo avvicinati o allontanati da Dio? Abbiamo rilasciato il report con i risultati completi del nostro sondaggio, svolto online tra il 24 e il 28 aprile 2020, al quale hanno risposto 411 intervistati, l'85% dei quali cattolici "praticanti" almeno alle funzioni domenicali: Di seguito, le risposte estese al quesito sul coinvolgimento post-pandemia:

Domenica delle Palme - Liturgia domestica della benedizione dei rami

Un sussidio per celebrare in casa la Domenica delle Palme, con l'Ufficio delle Letture e la liturgia domestica per la benedizione dei rami. Secondo le necessità si può celebrare la benedizione anche omettendo l'Ufficio. In fondo, il PDF scaricabile della sola benedizione.  Con approvazione ecclesiastica.  DOMENICA DELLE PALME  DELLA PASSIONE DEL SIGNORE UFFICIO DELLE LETTURE  COMMEMORAZIONE DELL’INGRESSO DEL SIGNORE A GERUSALEMME Chi guida la preghiera: O Dio, vieni a salvarmi. Tutti: Signore, vieni presto in mio aiuto. Chi guida la preghiera: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Tutti: Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. INNO (tutti) Creati per la gloria del tuo nome, redenti dal tuo sangue sulla croce, segnati dal sigillo del tuo Spirito, noi t’invochiamo: salvaci, o Signore! Tu spezza le catene della colpa, proteggi i miti, libera gli oppressi e conduci nel cielo ai quieti pascoli il popolo