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Visualizzazione dei post con l'etichetta morale sessuale

Intervista al professore Schockenhoff

Il professore Eberhard Schockenhoff ci ha gentilmente concesso questa intervista su alcune questioni di teologia morale; egli è nato nel 1953 a Stoccarda, ha studiato teologia a Roma e a Tubinga, è stato ordinato sacerdote nel 1978, ha ottenuto la licenza in teologia morale l'anno successivo con Klaus Demmer, nel 1986 ha conseguito il dottorato con Alfons Auer, dal 1986 al 1989 è stato assistente di Walter Kasper a Tubinga, dal 1990 al 1994 ha insegnato teologia morale a Ratisbona, dal 1994 insegna la stessa disciplina a Friburgo in Brisgovia, dal 1992 al 2004 è stato assistente dei medici cattolici tedeschi, dal 1995 al 2005 è stato membro della Commissione per il dialogo ecumenico "Chiesa e giustificazione" tra la Federazione Luterana Mondiale e la Chiesa cattolica, dal 2001 è direttore del Journal of Medical Ethics e del membro del Consiglio nazionale di etica.

Sessualità e santità

di Michele Ginesio (da www.dimensionesperanza.it) Frugando nello scri­gno della Qabbalah, la mistica ebraica che ha avuto un'ef­fervescente fioritura nel Medioevo, si trova un gioiello prezioso: la Let­tera sulla santità. Si tratta d'una breve composizione letteraria, scritta in forma di lettera, sul tema dell'at­to sessuale coniugale. Nella Qabbalah non è pre­sente la visione negativa della sessualità, che aveva messo solide radici nel ra­zionalismo ebraico, ed era anche presente nell'am­biente cristiano medio­evale. In essa ricompare lo sguardo generalmente positivo proprio della vi­sione biblica, dove la di­mensione erotico-sessuale è profondamente ancorata alla dottrina della creazione compiuta da Dio, nella quale tutto è «buono». In quest'ottica l'unione fisi­ca sponsale riacquista la dignità e la purezza origi­naria.

Temi di morale sessuale, in dialogo con Giannino Piana

Pubblichiamo oggi il dialogo fra il nostro Niccolò Bonetti  ed il teologo Giannino Piana avvenuto a Firenze a margine dell'incontro organizzato dal "gruppo Gionata" di Firenze dal titolo "Omosessualità. Una proposta etica" . Nato nel 1939, Giannino Piana ha insegnato etica cristiana presso la Libera Università di Urbino e etica ed economia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino. È stato presidente dell'Associazione Italiana dei Teologi Moralisti. Fa parte delle redazioni delle riviste Hermeneutica , Credere oggi , Rivista di teologia morale e Servitium ; collabora al mensile Jesus con la rubrica "Morale e coscienza" e al quindicinale Rocca con la rubrica "Etica Scienza Società".

Tutto è relativo e storico nella morale cristiana salvo l'amore?

1.La fede che opera mediante l’amore Si potrebbe partire da un’idea molto semplice : quello che Dio ci dice sull’uomo essenzialmente è che l’uomo è chiamato a decidersi nella carità per la fede o, che è la stessa cosa, nella fede per la carità; perché i contenuti di queste due virtù fondamentali, fede e carità, sono identici. Vale a dire: la fede è l’atto col quale l’uomo si abbandona a Dio tutt’intero liberamente, secondo la bellissima descrizione data dalla  Dei Verbum; quindi l’atto col quale liberamente l’uomo aderisce al disegno di Dio è l’atto di fede.   L’uomo è colui che è chiamato ad aderire a un disegno, con un atto di libertà, con un’opzione fondamentale, è chiamato a far suo o a respingere un disegno, una concezione, un progetto di uomo che Dio ha.  Questo atto col quale totalmente e liberamente l’uomo fa suo il disegno di Dio noi lo chiamiamo atto di fede, che è l’atto salvifico, mentre l’atto di perdizione, il “peccato”, è quello col quale l’uomo, invece di fa

Quale sessualità nel fidanzamento?

So che la parola "fidanzamento" non è attuale. Non si usa più dire il mio fidanzato o la mia fidanzata, ma il mio ragazzo o la mia ragazza. Questo spostamento del nome include certamente anche un certo spostamento nel concepire e nel vivere il periodo che precede il matrimonio. Però mi pare di poter affermare che, pur con delle variazioni più o meno consistenti, esiste anche oggi nei giovani, dopo una prima stagione di rapporti amicali e anche allargati, la voglia e il desiderio di un rapporto intenso di esperienza d'amore a due, la quale pur essendo aperta a tutto, e quindi anche alla sua dissoluzione, tenda ad esprimersi nell'intimità, nella fedeltà, nella crescita dei due attraverso il dialogo amoroso che li interroghi e li stimoli. Quale posto può occupare il corpo in questo cammino di intimità e di crescita? E' una realtà da estraniare in maniera totale e radicale perché inquinante il rapporto affettivo o pericolosa perché non facilmente dominabile?

Sulla disforia di genere

Di Niccolò Bonetti Il disturbo dell'identità di genere (DIG) è la diagnosi utilizzata da psicologi e medici per descrivere le persone che soffrono di una disforia di genere: in altri termini coloro che presentano una forte e persistente identificazione nel sesso opposto a quello biologico cioè a quello assegnato anagraficamente alla nascita soffrono di questo disturbo. Prima analizzare meglio le caratteristiche di questo disturbo, è bene spiegare che cosa si intendere per gender e sex. Tradizionalmente le persone vengono divisi in uomini e donne sulla base delle loro differenze biologiche e anatomiche. Nel sentire comune, infatti, il sesso e il genere costituiscono un tutt'uno. Gli studi di genere propongono invece una suddivisione tra questi due aspetti dell'identità: 1)sesso(sex) è basato sul corredo genetico, sull' insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici che producono un binarismo maschio / femmina. Il sesso è assegnato a seconda del corredo

Sulla sterilizzazione

di Niccolò Bonetti Il 13 Marzo 1975 la Congregazione per la dottrina della Fede diffuse alcune Risposte circa la sterilizzazione negli ospedali cattolici. Per la Congregazione per sterilizzazione diretta si intende “ogni sterilizzazione che per se stessa, cioè per sua propria natura e condizione, ha per unico effetto immediato di rendere la facoltà generativa incapace di procreare”.

Sulla morale sessuale nella Chiesa Cattolica

Sono spinto ad affrontare questo tema, in forma estremamente sintetica, da un bell’articolo di K. Hilpert apparso su Herder Korrespondenz (1) sulla sessualità vissuta responsabilmente. Ho affrontato il tema diverse volte e in diverse sedi . Oggi, nel 40° dell’enciclica Humanae Vitae, il dibattito e la rigidità di talune posizioni magisteriali stanno riapparendo su innumerevoli riviste. Ma è ormai tempo per una più profonda e seria riflessione: una riflessione che prenda atto delle origini e delle ragioni della dottrina morale recepita, ponendole a confronto con le trasformazioni profonde dell’esperienza umana in materia, tutte avvenute tra il XIX e il XX secolo e tuttora in crisi di crescenza. È ormai tempo che la teologia morale offra un cammino sistematico profondamente innovativo, alla luce del Vangelo e di questa relativamente recente esperienza umana.