di Rocco Gumina Il recente svolgimento a Palermo del Pride (per gli organizzatori) o del gay Pride (per i denigratori), ha riaperto anche in Italia il dibattito su di un tema molto discusso il quale riesce a dividere intimamente le sensibilità del nostro popolo e che non arriva veramente a concludersi tramite una proposta pacificatrice che sia in grado di rifarsi alla realtà delle cose. Di certo siamo dinanzi ad uno dei temi caldi dell’attualità politica italiana degli ultimi anni (tutti ricorderanno la discussione sui Pacs o sui Dico) che investe emotività, profili culturali, posizioni politiche ed etiche molto diverse fra loro.
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.