Passa ai contenuti principali

La nuova rivista di Nipoti di Maritain


Amici cari, 
a breve Nipoti di Maritain sarà affiancato anche da una rivista liberamente scaricabile in pdf. Non spaventatevi! Sarà semplicemente uno spazio per poter articolare riflessioni con qualche carattere in più rispetto ad un commento su facebook, su cui comunque resteremo attivi. La pubblicazione sarà articolata in due parti: una prima sezione dialogica con 3 quesiti su temi di ambito etico, sociale ed ecclesiastico e una seconda sezione con rubriche, interviste, recensioni di libri.

Per il numero iniziale tre sono i quesiti:
 Approvate le unioni civili, cosa cambia concretamente nella tua vita e in quella della comunità (parrocchiale, comunale, amici) di cui fai parte?
• La Riforma della Costituzione, che dovrà passare il vaglio del referendum confermativo di ottobre, quali effetti avrà sulla partecipazione dei cittadini alla vita politica dell’Italia?
 Amoris Laetitia: maturazione di una coscienza illuminata o presa d’atto del soggettivismo morale?

Potete scegliere uno dei tre quesiti e inviarci il vostro contributo, in uno spazio indicativo di 500 caratteri, entro e non oltre il 31 maggio 2016, inviandolo come allegato a alla pagina https://www.facebook.com/nipotimaritain oppure all'indirizzo email: inipotidimaritain6@gmail.com

I contributi che a giudizio della Redazione saranno ritenuti meritevoli di pubblicazione – a prescindere dall'orientamento dell'autore – saranno contenuti nel primo numero della rivista. Vi invitiamo a mantenere un tono dialogante e costruttivo, utilizzando un linguaggio chiaro e accessibile. Riceviamo volentieri anche lettere, consigli e proposte di eventuali inserzionisti. Condividete liberamente questo messaggio: contiamo sulla vostra collaborazione, grazie!

Commenti

Post popolari in questo blog

Curzio Nitoglia, un cattivo maestro

di Andrea Virga Questo articolo, come quello su Don Gallo 1 , non avrebbe reale ragione d’essere. Anche qui, le gravi affermazioni dottrinali del sacerdote in questione non meriterebbero più d’uno sberleffo, vista la loro palese incompatibilità con la retta dottrina. E tuttavia, anche qui è il caso di un prete consacrato – e stavolta tuttora vivente – che attira proseliti, specie fra i giovani, grazie alle sue opinioni estremiste ed ereticali, con il risultato di diffondere in lungo e in largo i suoi errori. Per questo, ritengo che sia il caso di dedicare una mezz’oretta a mettere in guardia i meno provveduti, che magari preferiscono internet ad un buon padre spirituale, rispetto a questo personaggio: Don Curzio Nitoglia. Il paragone con Don Gallo, però, non riesca troppo offensivo al defunto sacerdote genovese, che aveva almeno il merito di essere molto attivo in ambito sociale e di non aver mai lasciato la Chiesa (cosa non troppo difficile, visto il permissivismo dei suoi super...

Il noviziato Agesci: tempo e idea tra scoutismo e Chiesa

C’è un momento strano nel cammino scout Agesci ed è quello del noviziato: sì, il nome riprende proprio il linguaggio monastico; sì, l’ispirazione è proprio quella; sì, è un periodo di introduzione e studio.  Si tratta del primo momento nella branca rover e scolte, i più grandi nel nostro scoutismo: dura un anno. Di noviziato in Agesci si parla  –  e si sparla  –  in continuazione, non c’è un tema altrettanto trattato e maltrattato, anche nella prassi.È speciale e irrinunciabile e può essere una fonte di riflessione importante anche al di fuori dell’associazione. Cercherò ora di dare a questa riflessione un taglio ecclesiale, per plasmare un avvio di confronto su temi scoutisticamente ed ecclesialmente poco trattati. Il noviziato è un tempo e come tutti i tempi è prezioso. Lo è il nostro, figuriamoci quello dei ragazzi. Con un po’ di ironia, potremmo dire che l’importanza del tempo l’ha capita anche il Papa: in Evangelii Gaudium Francesco scrive che «i...

Commento al Vangelo 25 novembre 2018 - Cristo Re: Gv 18,33-37

Il quarto vangelo coglie l’occasione del colloquio tra Gesù e Pilato - che nessuno probabilmente udì - per coinvolgerci in un confronto sulla regalità di Cristo. Da un lato, la prospettiva imperiale: il “re dei giudei” crea problemi politici. Ma il pericoloso rivoluzionario è proprio quell’uomo consegnatogli dai giudei? Il governatore Pilato, che giudeo non vuol essere, ne dubita: «Tu, indifeso persino dai tuoi amici, proprio tu saresti il re dei giudei? Cosa avresti fatto? Ci sono davvero delle prove credibili contro di te?». Non ci crede. Gesù, insomma, non gli pare affatto un pretendente al trono. Dall’altro lato, Gesù domanda chi gli ha suggerito che lui sarebbe sovrano. Lo Spirito di Dio o l’Accusatore? Entrambi lo sanno! I Romani che temono una congiura contro Cesare o i sommi sacerdoti che temono il Messia che renderà vano il loro ruolo? I primi stiano tranquilli, gli altri un po’ meno... Gesù dice che il suo regno non è un regno come gli altri che si estendono geogr...