Passa ai contenuti principali

Lettera aperta sul caso del prof. Martin Lintner

Nipoti di Maritain, associazione e rivista di dibattito ecclesiale, sottoscrive, sostiene e rilancia la lettera aperta a sostegno del professor p. Martin Lintner OSM. 

Abbiamo letto anche gli interventi di Cristina Simonelli e Andrea Grillo, oltre a quello di p. Marcello Neri SCJ in cui lamentava, al 29 giugno 2023, che «silente è rimasto tutto il mondo teologico italiano, a livello di singoli e di associazioni». Non vogliamo rimanere silenti. Firmiamo dunque convintamente in quanto Nipoti di Maritain, rinnovando il nostro impegno per un «dibattito plurale, aperto alla partecipazione di tutti, in cui siano di casa posizioni differenti». In svariate occasioni papa Francesco ha chiarito che «la vocazione del teologo è sempre quella di arrischiarsi ad andare oltre, perché sta cercando, e sta cercando di esplicitare meglio la teologia». Per quanto abbiamo potuto leggere dalle opere del professor Lintner, egli ha assolto in modo serio ed equilibrato la sua vocazione di teologo, anche su tematiche delicate. Di seguito il testo della lettera.

Lettera aperta sul caso del prof. Martin Lintner

La decisione del Dicastero per la cultura e l’educazione di non concedere il nulla osta al prof. Martin Lintner per la nomina a preside dello Studio teologico accademico di Bressanone è oggettivamente sproporzionata e intrinsecamente incoerente – stanti le generiche ragioni addotte senza argomentazione pubblica.

La solidarietà della teologia italiana con il collega, e amico di molti, Martin Lintner non può e non deve rimanere cosa privata. Questa è la ragione principale di questa nostra presa di posizione. Vogliamo essergli vicino in questo momento con i nostri volti e i nostri nomi, perché la teologia cattolica e la fede vivono di relazioni concrete, visibili, confessate.

Procedure come quella messa in campo dal Dicastero per la cultura e l’educazione riflettono usanze di controllo e di sanzionamenti purtroppo a lungo consolidate e appartenenti a una visione ecclesiologica superata. Esse contraddicono parte della sua stessa missione e rendono poco convincenti i molti tentativi di rinnovamento anche degli impianti istituzionali e curiali, avviati da Papa Francesco.

La vicenda Lintner mette in luce la necessità urgente di riorganizzare il potere e il suo esercizio nella Chiesa cattolica, nell’orizzonte di una reale attitudine sinodale. Un potere che sfugge a ogni istanza di confronto e di trasparenza non può mai essere immaginato ed esercitato nel nome del Signore.

Roma, 30 giugno 2023

(Per ulteriori adesioni alla lettera si può scrivere un messaggio all’indirizzo:
 
Firme:
Fabrizio Mandreoli
Marco Ronconi
Marcello Neri
Brunetto Salvarani
Marinella Perroni
Andrea Grillo
Umberto Del Giudice
Basilio Petrà
Roberto Maier
Silvia Zarconato
Marco Campedelli
Giampiero Tavolaro
Antonio Autiero
Alberto Bondolfi
Maurizio Gentilini
Bruno Balla
Cosimo Scordato
Roberto Massaro
Severino Dianich
Cristina Simonelli
Salvo Coco
Mario Gazzotti
Selene Zorzi
Marco Gallo
Fabiana Ceravolo
Serena Noceti
Claudio Margaria
Ester Abbatista
Luca Margaria
Paolo Guttadauro
Christian Sabbatini
Gianni Musella
Giuseppe Pani
Marida Nicolaci
Francesca Geria
Milena Mariani
Gianluca Montaldi
Antonella Ippolito
Antonio De Caro
Giovanni Belloni
Francesco Sandroni
Fabrizio Bosin
Giuseppe Magnolini
Roberto Fiorini
Giuseppe Nardin
Pierluigi Consorti
Alberto Maggi
Associazione Nipoti Di Maritain
Ricardo Pérez Marquez
Eleonora Ajello
Elias Al Shimaly
Robert Hochgruber
Edgar Büttner
Fiorenzo De Molli
Maria Hechensteiner
Patrizia Pelorosso
Francesca Peruzzotti
Pasquale Nascenti
Beatrice Rizzato
Adriana D’Anna
Toni Pramstaller
Hilde Craffonara
Paolo Gamberini
Mauro Castagnaro
Rosalia Mazzola
Fabio Massimo Del Sole
Luca Baraldi
Günther Plaikner
Johanna Brunner
Giovanni Lupino
Massimo De Luca
Annegret Steck
Gennaro Zeno
Domenico Militello
Ciro Miele
Nicola Montereale
Alberto Dal Maso
Florin Kronbichler
Giulia Frasca
Georg Oberrauch
Marta Treibenreif
Mario Orsolano
Christine Baumgartner
Pierpaolo Patrizi
Pito Maisano
Antonio Ascione
Andrea Manzardo
Renato Borrelli
Ingrid Postingel Raffeiner
Johann Raffeiner
Paola Colombo
Filomena Piccolantonio
Marco Parravicinii
Elisabetta Castelli
Irene Agovino
Carlo Toniello
Ubalda Cascione
Alessandro Cortesi
Gottfried Ugolini
Enrica Talà
Davide Ciccolini
Andrea Marangon
Maria Forer
Emanuela Ersoch
Paolo Zambaldi
Enzo Bianchi
Luca Badini
Chiara Sibona
Diego Rufillo Passini
Andrea Vacca
Gaia De Vecchi
Stefano Sodaro
Giuseppe Piva
Paolo Cattorini
Marika Bononi
Renata Bedendo
Federico Adinolfi
Beppe Pavan
Giuseppe de Donato
Georg Pertner
Riccardo Saccenti
Elisabeth Hammer
Anna Scantamburlo
Anna Spiccia
Cecilia H. Vigo Pacheco
Margit Fössinger
Gianni Geraci
Michelangelo Ventura
Luigi Bonometti
Cristiano Vannucchi

Commenti

Post popolari in questo blog

Curzio Nitoglia, un cattivo maestro

di Andrea Virga Questo articolo, come quello su Don Gallo 1 , non avrebbe reale ragione d’essere. Anche qui, le gravi affermazioni dottrinali del sacerdote in questione non meriterebbero più d’uno sberleffo, vista la loro palese incompatibilità con la retta dottrina. E tuttavia, anche qui è il caso di un prete consacrato – e stavolta tuttora vivente – che attira proseliti, specie fra i giovani, grazie alle sue opinioni estremiste ed ereticali, con il risultato di diffondere in lungo e in largo i suoi errori. Per questo, ritengo che sia il caso di dedicare una mezz’oretta a mettere in guardia i meno provveduti, che magari preferiscono internet ad un buon padre spirituale, rispetto a questo personaggio: Don Curzio Nitoglia. Il paragone con Don Gallo, però, non riesca troppo offensivo al defunto sacerdote genovese, che aveva almeno il merito di essere molto attivo in ambito sociale e di non aver mai lasciato la Chiesa (cosa non troppo difficile, visto il permissivismo dei suoi super

Il noviziato Agesci: tempo e idea tra scoutismo e Chiesa

C’è un momento strano nel cammino scout Agesci ed è quello del noviziato: sì, il nome riprende proprio il linguaggio monastico; sì, l’ispirazione è proprio quella; sì, è un periodo di introduzione e studio.  Si tratta del primo momento nella branca rover e scolte, i più grandi nel nostro scoutismo: dura un anno. Di noviziato in Agesci si parla  –  e si sparla  –  in continuazione, non c’è un tema altrettanto trattato e maltrattato, anche nella prassi.È speciale e irrinunciabile e può essere una fonte di riflessione importante anche al di fuori dell’associazione. Cercherò ora di dare a questa riflessione un taglio ecclesiale, per plasmare un avvio di confronto su temi scoutisticamente ed ecclesialmente poco trattati. Il noviziato è un tempo e come tutti i tempi è prezioso. Lo è il nostro, figuriamoci quello dei ragazzi. Con un po’ di ironia, potremmo dire che l’importanza del tempo l’ha capita anche il Papa: in Evangelii Gaudium Francesco scrive che «il tempo è superiore allo

Lettera a frate Raimondo da Capua: l'esecuzione di un condannato a morte

È una lettera al frate che fu direttore spirituale di Caterina e che poi divenne suo seguace. Vi si racconta in modo appassionato e sconvolgente l’assistenza a un condannato a morte, Nicolò di Toldo,giustiziato a Siena per aver partecipato a un movimento di rivolta nel 1375 circa. Il condannato, travolto dall’entusiasmo mistico di Caterina, finisce con l’accettare con letizia la morte come momento di congiunzione – anzi, di nozze – con la divinità. Il consueto motivo devoto del sangue di Cristo si fonde qui con quello del sangue della decapitazione. Il sangue del giustiziato alla fine si riversa sul corpo della santa: nella fusione del sangue di Nicolò con quello di Caterina e con quello di Gesù si realizza l’unità mistica dell’uomo con Dio. Al nome di Gesù Cristo crucifisso e di Maria dolce. A voi, dilettissimo e carissimo padre e figliulo mio caro in Cristo Gesù. Io Caterina, serva e schiava de' servi di Dio, scrivo a voi e racomandomivi nel pretioso sangue del Figliuolo di