Nella mia breve esperienza di presbitero insegnante mi rendo conto, sulla mia pelle, dei pregiudizi circa l’ora dell’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC). Ogni anno, il primo giorno di scuola, entrando nelle aule, al momento dell’appello devo fare i conti con gli aderenti e gli esonerati a questa ora curriculare ma, per concordato, anche opzionale. I numeri degli studenti che non frequentano quest’ora non sono moltissimi rispetto alla maggioranza ma ogni anno è un momento di discernimento sui perché i ragazzi possano optare per tale scelta. Molto spesso pre-giudizio e pigrizia sono le vere motivazioni dietro la più sdoganata mancanza di fede dei ragazzi; non è un caso che parta da loro la ricerca di dialogo e confronto con figure (quali la mia) che rappresentano la gerarchia ecclesiastica. Cercare il confronto e il dialogo con la Chiesa, con la Sacra Scrittura e con la Tradizione è un momento alto e altro della formazione umana e culturale dei ragazzi che solo in quell’ora poss...
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.