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La sofferenza del dialogo

di Lorenzo Banducci Sabato scorso si è consumato durante l’assemblea del Partito Democratico l’ennesimo tentativo da parte di questa forza politica di provare a mettere a confronto in modo costruttivo componenti ideologiche tanto diverse fra loro sul tema dei diritti civili e nello specifico sul tema delle unioni di fatto/matrimoni gay. Alla fine ne è uscita una bagarre che ha condotto da un lato all’approvazione di un documento , secondo il mio parere, molto equilibrato e frutto del lavoro di più di un anno compiuto da una commissione appositamente creata; e dall’altra alla scelta operata dall’assemblea di non votare un altro documento, che proponeva l’introduzione (fra le altre cose) dell’istituzione del matrimonio civile alle coppie omosessuali.

Al centro della vita e della storia

di Niccolò Bonetti   Secondo una certa vulgata il cristianesimo predicherebbe il disprezzo del mondo e la fuga da esso. Basti pensare al superuomo di Nietzsche: “ Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di speranze ultraterrene! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure!Una volta il sacrilegio contro Dio era il sacrilegio più grande, ma Dio è morto, e sono morti con Dio anche quei sacrileghi. Commettere sacrilegio contro la terra è ora la cosa più spaventosa, e fare delle viscere dell'imperscrutabile maggior conto che del senso della terra! Un tempo l'anima guardava al corpo con disprezzo: e allora questo disprezzo era la cosa più alta: essa lo voleva macilento, orribile, affamato. Così pensava di sfuggire ad esso e alla terra.“ E' innegabile che molte forme di spiritualità cristiana abb

Siate buoni cristiani e sarete ottimi democratici!

Decidete quanto conferiscano i precetti del Vangelo, le tradizioni degli apostoli, e dei gran filosofi padri , e dottori cristiani a conservare la pace , a far risplendere la vera grandezza dello stato democratico , a fare di tanti uomini, dirò così, tanti eroi di umiltà , di prudenza nel governare, di carità nel fraternizzare fra loro stessi, e con Gesù Cristo. Il luminoso oggetto della nostra democrazia deve essere di stabilire , la massima possibile unione di sentimenti , di cuori, di forze fisiche e morali , onde ne derivi una soave fratellanza nella società Eccovi, o dilettissimi fratelli, uno sparuto abbozzo degli evangelici dettami. Vedete ivi quale possanza, quando l' influsso risplenda per la massima virtù dell'uomo,per la civile uguaglianza, per la regolata libertà , per quel unione insomma d'amore e di tranquillità, che fa la sussistenza, e l'onore della democrazia. Forse per la durevole felicità degli altri governi basterà una virtù comune, ma nella de

"La rivoluzione è come le figlie del re Pelia, fa a pezzi l’umanità per ringiovanirla"

di Niccolò Bonetti Domani in Francia si ricorda la presa della Bastiglia da parte dei cittadini parigini che dette inizio alla Rivoluzione francese. Non voglio qui affrontare il tema del rapporto fra Chiesa e rivoluzione francese né quello più generale fra modernità e cattolicesimo. Vorrei concentrarmi su una delle figure più controverse del periodo rivoluzionario cioè Maximilien de Robespierre. Non mi interessa difendere il suo operato o demonizzarlo. Il punto su cui vorrei riflettere è un altro. Robespierre non era solo un tiranno,un sanguinario,un massacratore, un utopista. Era anche molti altri aspetti che molto difficilmente nella storia successiva si troveranno abbinate ad un uomo “di sinistra”. Era un moralista e credeva ardentemente in un Dio,per quanto non fosse quest'ultimo il Dio cristiano.

He's back again

di Lorenzo Banducci Cari amici è tornato!! Pensavamo che la parabola di Silvio Berlusconi fosse definitivamente finita e invece lui, con un colpo di scena degno di un grande sceneggiatore, sembra annunciare al mondo il suo ritorno. In un’Italia in lotta fra spending review, terrore spagnolo mai così vicino, spread alto, borsa in affanno e disoccupazione; e in un’Europa ancora divisa dall’amletico dubbio se diventare o meno uno Stato a tutti gli effetti torna a far parlare di sé il nostro ex Presidente del Consiglio.

Non esiste più conflitto fra cattolici e luterani sulle verità fondamentali della giustificazione

di Niccolò Bonetti L’ecumenismo è l’unica chance per le chiese cristiane di essere ascoltate. Non è semplicemente un' opzione fra le tante ma un dovere irrinunciabile di ogni comunità ecclesiale. Un cristianesimo diviso fra tante chiese reciprocamente intolleranti le une rispetto alle altre non può che apparire agli occhi dei non credenti ben poco credibile. Solo se i cristiani su un numero sempre maggiore di temi parleranno con un voce sola potranno essere ritenuti degni di ascolto e considerazione. Vorrei ricordare in questo articolo a grandi linee un grande successo ottenuto da parte del dialogo fra Chiesa cattolica e le chiese protestanti cioè la Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione del 1999. Dopo un lungo lavoro durato decenni si è giunta infatti ad “comprensione condivisa della giustificazione”.

Se essere sfruttati, adesso, non conviene più...

di Lorenzo Banducci Giornata storica quella appena passata per i nostri immigrati. Il consiglio dei ministri ha infatti approvato un decreto legislativo che prevede 3 nuove interessanti norme: 1.     Pene più severe per chi assume e sfrutta un immigrato irregolare. 2.     Permesso di soggiorno per sei mesi allo straniero vittima di "grave sfruttamento" che denuncia il suo datore di lavoro.   3.    Sanatoria per chi mette in regola il dipendente extracomunitario, stipulando finalmente un contratto alla luce del sole.

Non spegnere lo Spirito

di Niccolò Bonetti Negli ultimi anni si è sempre più acutizzato la drammatica lacerazione all’interno della Chiesa  fra coloro che si definiscono “progressisti”e coloro che invece si definiscono “tradizionalisti”. La caratteristica principale dei primi è il sistematico inginocchiamento nel confronto del mondo per usare un espressione di Maritain,praticare insomma un cristianesimo svuotato dal punto di vista dogmatico ed escatologico,ridotto in molti casi a puro attivismo sociale o politico (si pensi solo a figure del tipo di Don Gallo la cui attività pastorale è ormai fusa con quella politica),un cristianesimo quasi senza dogmi totalmente schiacciato nell’immanenza e nella contingenza. Caratteristico di questi cristiani è seguire un’etica totalmente situazionale, svincolata da norme oggettive e basata sul primato “creativo” della coscienza.

La fine del confronto fra pubblico e privato

di Lorenzo Banducci Sono giorni che sui giornali non si parla altro che di spending review. Riduzione di sprechi e taglio della spesa pubblica sono nell’agenda del governo in questa sua ultima fase operativa con lo scopo di sventare il temutissimo aumento dell’IVA che potrebbe di fatto aggravare la già pesante situazione di recessione. Su questo tema si sono scatenati gli ormai soliti dibattiti sul tema trito e ritrito del confronto fra pubblico e privato, fra dirigismo economico e neoliberismo, fra intervento dello Stato per regolarizzare il mercato e libertà del mercato stesso.