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Visualizzazione dei post con l'etichetta laicità

In dialogo sull'Europa. Temi, percorsi e prospettive per il futuro dell'Unione

di Lorenzo Banducci Oggi dedichiamo la nostra attenzione a una lunga chiacchierata con Giulio Saputo, da poco eletto Segretario Generale della Gioventù Federalista Europea. Interessanti sicuramente gli spunti di riflessione proposti sui temi dell’Unione Europea, del suo percorso passato e del suo futuro. Proveremo a districarci fra luoghi comuni diffusi e segni di speranza in una prospettiva che per il nostro Continente può essere migliore dell’attuale presente.

Quali luoghi, quali riti per i funerali di domani?

di Christian de Cacqueray, Jean Ruellan, Frédéric Mounier in “La Croix” del 29 ottobre 2013 (traduzione: www.finesettimana.org ) «La soggettivizzazione, fondata sull' “io”, fa problema per la Chiesa» Dichiarazioni di Christian de Cacqueray (direttore del Service catholique des funérailles ), raccolte da Frédéric Mounier Di fatto, i cimiteri sono sempre meno frequentati. Un numero sempre maggiore di defunti e di loro parenti neppure vi entrano, soprattutto per l'aumento delle cremazioni, della dispersione delle ceneri, e quindi della scomparsa delle tracce lasciate dai defunti. Inoltre, si constata un cambiamento importante nel tono delle celebrazioni: sono ormai molto personalizzate. Si parla del defunto: “Per me era... Per lui ero...” Questa soggettivizzazione, fondata sull' “io”, fa problema per la Chiesa, perché il suo rito è fondato su un “noi”, su una dimensione collettiva di affiliazione e su una trascendenza. Propone, nel percorso funebre, una spe

Ripensare il relativismo

di Christian Albini in “Viandanti” ( www.viandanti.org ) del 27 ottobre 2013 Credenti e no sono necessariamente avversari? Da sempre sostengo che non sia vero. Premetto che queste sono etichette fuorvianti, come ormai sostengono molti. Il «credente» è abitato dal dubbio e anche il «non-credente» conosce una sua fede e la ricerca. Tuttavia, sono categorie comode per semplificare i nostri discorsi, a patto di disinnescare alcuni luoghi comuni fuorvianti e dannosi. Uno dei più importanti riguarda il significato del linguaggio del relativismo, che ha segnato il pontificato di Benedetto XVI, e l’uso che se ne fa. A lungo, il dissenso rispetto alle posizioni prevalenti tra i vertici della gerarchia cattolica, soprattutto in campo etico-legislativo, è stato respinto ricorrendo a quest’accusa. Il relativismo fa parte di quei concetti il cui significato è stato irrigidito e che vanno ri-compresi e ri-letti. C’è bisogno di una nuova comprensione di parole che sono state sequestrate

Una proposta di smilitarizzazione dei cappellani militari

di Luigi Mariano Guzzo I primi cristiani a chi chiedeva il battesimo, domandavano: “Fratello, scegli: o il battesimo o le armi?”. Quasi a significare che è evidente l’incompatibilità tra Vangelo e armi. Ma soprattutto ad indicare che l’unica strada percorribile per il cristiano è quella della non-violenza. E’ chiara, quindi, la contraddizione dei preti con le stellette, ovvero dei cappellani militari che assumono i gradi delle forze armate in quanto inseriti nella gerarchia militare. 

Laicità. Cristianizzazione senza Dio

di Enrico Chiavacci " D'ora in poi predicherò solo Cristo, e Cristo crocifiss o", esclama Paolo (cfr. 1Cor 2,2). La fede in Cristo non è un 'bagaglio di valori', ma è l'assunzione di un unico valore che deve dominare la mia intera esistenza, esserne il senso ultimo su cui io scelgo di misurare me stesso in ogni mia scelta concreta (o, se si vuole, storica). Questo unico valore è fare della propria esistenza un dono offerto a tutti i fratelli in umanità, buoni o cattivi, bianchi o neri, amici o persecutori. " Questo corpo che è per voi, questo sangue versato per voi e per tutti ": Gesù nella cena dichiara il senso del suo andare deliberatamente incontro alla croce, e con questo gesto supremo di dono accompagnare la storia, la vicenda intera della famiglia umana.

I rabdomanti della politica

di Bruno Forte da “Il Sole 24 Ore” del 28 aprile 2013 Era il 28 aprile 1973, esattamente come oggi, quarant'anni fa. A Tolosa, in una delle baracche abitate allora dai Piccoli Fratelli di Gesù, cui aveva voluto unirsi dopo la morte dell'amatissima moglie Raïssa, Jacques Maritain - pensatore di fama mondiale - morirà povero, come aveva scelto di essere nel desiderio di imitare il più possibile il Signor Gesù, da lui seguito con intensissimo amore dal giorno del suo ingresso da adulto nella Chiesa cattolica.

Benigni e la laicità

di Lorenzo Banducci   Ieri sera mi sono divertito e commosso. Divertito perché Roberto Benigni con quel suo accento fieramente toscano riuscirebbe a far sorridere chiunque anche se leggesse l’elenco telefonico. Commosso, perché quando si sente parlare in questi termini della nostra Costituzione non si può far altro che battere le mani ed essere felici. Benigni ci ha fatto volare alto e ci ha ricordato che qualche motivo per essere fieri del nostro Paese lo abbiamo e dobbiamo tenercelo ben stretto nonostante l’attuale crisi morale e nonostante questa continua decadenza dei costumi e della politica.

La strana laicità alla tedesca

di Frédéric Lemaître in “Le Monde” del 4 dicembre 2012 (traduzione: www.finesettimana). Il 25° congresso della CDU aprirà ufficialmente le porte martedì 4 dicembre ad Hannover, alle 10h30. In realtà le cose sono un po' più complicate: fin dalle 8h30, coloro che lo desiderano possono partecipare ad una celebrazione religiosa ecumenica. Come negli anni precedenti, dovrebbe assistervi anche Angela Merkel. Benché la Costituzione preveda una separazione tra Chiesa e Stato, in Germania raramente le due istituzioni sono distanti. Come ha ricordato la cancelliera tedesca il 6 novembre in un discorso pronunciato davanti al Sinodo delle chiese protestanti tedesche, il preambolo della Costituzione comincia con queste parole: “conscio della propria responsabilità davanti a Dio e agli uomini (…) il popolo tedesco si è dato la seguente Costituzione”. Nulla può illustrare meglio questo stretto rapporto con l'impegno religioso di molti responsabili politici. In ordine protocollar

Il clericalismo ostacola la Nuova Evangelizzazione

Riportiamo la traduzione di un articolo pubblicato sul blog dell’ International Young Catholic Students (IYCS) sul tema del clericalismo come ostacolo per la Nuova Evangelizzazione.

La Donazione di Costantino

Mi accorgo che si aspetta ormai di sapere qual delitto io imputi ai romani pontefici: un delitto, per vero, grandissimo commesso o per supina ignoranza o per sconfinata avarizia, che è una forma di soggezione a idoli, o per vano desiderio di dominare, cui sempre si accompagna la crudeltà. Essi, per tanti secoli, o non compresero la falsità della  Donazione di  Costantino  o crearono essi stessi il falso; altri, seguendo le orme degli antichi pontefici, difesero come vera quella donazione che sapevano falsa, disonorando, cosí, la maestà del papato, la memoria degli antichi pontefici, la religione cristiana e causando a tutto il mondo stragi, rovine, infamie. Dicono essere loro Roma, loro il regno di Sicilia e di Napoli, loro Italia, Francia, Spagna, Germania, Inghilterra: tutta l’Europa occidentale, in una parola. Tale pretesa si conterrebbe nel testo della  Donazione . Ah, sí! Sono tuoi tutti questi Stati? hai intenzione, sommo pontefice, di ricuperarli tutti? spogliare tutti i so