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Il clericalismo ostacola la Nuova Evangelizzazione


Riportiamo la traduzione di un articolo pubblicato sul blog dell’ International Young Catholic Students (IYCS) sul tema del clericalismo come ostacolo per la Nuova Evangelizzazione.





 

Durante la recente e libera discussione del Sinodo dei Vescovi si è cominciato a parlare dei potenziali ostacoli che si situavano nel percorso della Nuova Evangelizzazione.
La preoccupazione che è che in cima a questo elenco possa essere posto un ostacolo inatteso: il clericalismo

 
Come segno innovativo c’è un ampio accordo sul tema emergente secondo cui “rango e stato troppo spesso impediscono che il messaggio venga ascoltato”.

 
Alcuni osservatori hanno sottolineato che il gruppo che non condivideva il consenso circa il pericolo del clericalismo erano i vescovi del Nord America. Questo assume un particolare valore data l’importanza dei vescovi Americani in questo Sinodo, specialmente il Cardinale Wuerl e il Cardinale Dolan.

 
Nonostante questo ci sono state una serie di interventi da tutto il mondo che hanno sottolineato la necessità di un approccio pastorale, umile e popolare da parte dei sacerdoti, dei seminaristi e dei vescovi stessi.

 
Ciò concorda con i sentimenti espressi in una riunione di dirigenti di associazioni laicali organizzata nei giorni precedenti al Sinodo dal movimento Pax Romana insieme a IYCS.
In quella riunione, che ha portato i leader di tutti i continenti a concetrarsi sul tema della Nuova Evangelizzazione, diversi responsabili hanno parlato del fatto che la Chiesa, nella loro regione, abbia limitato le grandi potenzialità del popolo laicale per colpa del clericalismo e della “teologia pre-Vaticano II” dei sacerdoti. Sebbene questo punto di vista sia stato messo particolarmente in risalto dai partecipanti provenienti dalla Cina e dall’America Latina, è stato anche evidenziato in tutti i continenti.

 
Le risposte avanzate dai molti Vescovi erano incentrate su una maggiore formazione in seminario, una maggiore formazione pastorale dei sacerdoti e sul resistere alla tentazione di accettare uomini in seminario su base prevalentemente accademica o peggio ancora su base “numerica”.

 
Come per molti altri aspetti di questo Sinodo sembra che vi siano molte persone che utilizzano le stesse parole per esprimere idee che sono notevolmente diverse. Dovremo quindi aspettare e vedere se questa preoccupazione riguardante il clericalismo porti ad una maggiore umiltà del clero e a una maggiore apertura alla leadership dei laici.

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