In questi tempi di pandemia si fa un gran parlare di scuola. Oltre alle promesse e ai dibattiti, più televisivi che di sostanza, resta poco o nulla. Ciò che rimane è comunque legato all’universale convinzione secondo la quale, privato di serie riforme e investimenti sul sistema scolastico, il nostro Paese non ripartirà. Il problema è grosso e non riguarda di certo la trasformazione o il rinnovamento di una o più discipline. Credo che ogni seria riflessione sul presente e sul futuro dell’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole italiane di ogni ordine e grado debba partire dalla consapevolezza appena affermata. Infatti simile insegnamento si dipana, al pari degli altri, soltanto nel solco delle finalità della scuola fissate dalla nostra Costituzione. Al centro di questa vi è l’uomo – e dunque il cittadino, lo studente – che abbisogna di competenze culturali, sociali, storiche, psicologiche, spirituali e tecniche per abitare bene il nostro tempo. Senza dover attendere rinnovam
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.