di Lorenzo Banducci Bisogna guardare con grande interesse al movimento nato nei giorni scorsi dalla “fusione” (quanto meno di intenti) fra l'associazione di Montezemolo (Italia Futura) e i leader di alcune fra le più importanti associazioni cattoliche del mondo del lavoro (Acli e Cisl su tutte). Con interesse, perché si tratta di un movimento nato con intenzioni indubbiamente positive (rilanciare il paese sia dal punto di vista economico sia da quello dell’immagine internazionale), ma anche in modo critico nei confronti di questa novità politica (elenco alcune di esse condividendo quanto affermato da Franco Monaco ieri su “L’Unità”):
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.