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Siria. I cristiani sono a modo loro parte attiva nella rivoluzione

intervista a Ayman Abdel-Nour, a cura di Souriya 'ala toul in “syrie.blog.lemonde.fr” del 13 ottobre 2013 (traduzione: www.finesettimana.org) Souriya 'ala toul ha messo on line il 13 ottobre un'intervista dell'ingegnere Ayman Abedl-Nour, creatore e redattore capo di All4Syria. Con più di 22.000 lettori quotidiani, questo sito è considerato da anni, da molto prima della rivoluzione, come il primo sito siriano di informazione on line, o addirittura il primo media siriano in assoluto. Compagno di università di Bachar al-Assad, Ayman Abdel-Nour lo ha consigliato durante gli anni in cui si preparava al potere. Riteneva allora che l'amico volesse realmente riformare il paese. Ma, poco tempo dopo l'arrivo di Bachar al vertice dello Stato, ha perso speranza: invece di mettere in atto le riforme che avevano immaginato, Bachar si è affrettato a promulgare leggi destinate ad arricchire la famiglia della moglie, Asma al-Akhras, i figli dei suoi zii al-Assa

L'avventura (ragionevole) dell'essere Cristiani, dopo il Novecento (1° parte)

di Eleon Borlini A mia nonna, affinché non perda la sua fede semplice e genuina proprio nel tempo dell’ultima prova. Il fondamento dell’essere cristiano: la Resurrezione come evento storico “ Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. ” (Lc 24,30-35)

Una proposta di smilitarizzazione dei cappellani militari

di Luigi Mariano Guzzo I primi cristiani a chi chiedeva il battesimo, domandavano: “Fratello, scegli: o il battesimo o le armi?”. Quasi a significare che è evidente l’incompatibilità tra Vangelo e armi. Ma soprattutto ad indicare che l’unica strada percorribile per il cristiano è quella della non-violenza. E’ chiara, quindi, la contraddizione dei preti con le stellette, ovvero dei cappellani militari che assumono i gradi delle forze armate in quanto inseriti nella gerarchia militare. 

Dopo i prelevamenti

  È risaputo: tra me e Dio ci sono numerosissimi dissensi. Io andavo mezzo nudo, andavo scalzo, e lui invece portava una tonaca ingemmata. Alla sua vista mi riusciva appena trattenere lo sdegno. Fremevo. Ora invece Dio è quello che deve essere. Dio è diventato molto più alla mano. Guarda da una cornice di legno. La tonaca di tela. Compagno Dio, mettiamoci una pietra sopra! Vedete, perfino l'atteggiamento verso di voi è un po' cambiato. Vi chiamo "compagno", mentre prima "signore". (Anche voi ora avete un compagno), Se non altro, adesso avete un'aria un po' più da cristiano. Bene, venite qualche volta a trovarmi. Degnatevi di scendere dalle vostre lontananze stellate. Da noi l'industria è disorganizzata, i trasporti anche. E voi, dicono, vi occupavate di miracoli. Prego, scendete, lavorate un po' con noi. E per non lasciare

La strada intrapresa da Friburgo sui divorziati risposati

Pubblichiamo oggi un’intervista a Eberhard Schockenhoff, a cura di KNA (Katholische Nachrichten Agentur) in “www.domradio.de” dell'8 ottobre 2013 (traduzione: www.finesettimana.org ) Il teologo morale cattolico friburghese Eberhard Schockenhoff ritiene che le nuove linee di orientamento pastorale della diocesi di Friburgo siano un importante passo nel processo di riforma cattolico.

L'ateismo del credente

di Manuel Versari Credente è colui che si protende verso la verità della fede, è colui che cerca di realizzarla nel pensiero, è colui che sonda instancabilmente l'invisibile e l’ignoto, conscio che questa verità non è di facile accesso. Egli non è quindi portatore di un pensiero totalizzante e rigido, ma vive una situazione di reale inquietudine, come quella data da un pensiero notturno che non ti lascia andare a riposare. Carico di attesa, egli assapora da una parte il conforto di una luce rassicurante che è venuta per rischiarare le tenebre e dall’altra attende di scoprire ciò che questa luce gli mostrerà in futuro.

Basta con i minuti di silenzio!

di Flavia Modica Dopo l’ennesima tragedia avvenuta al largo delle coste di Lampedusa, venerdì 4 ottobre, a mezzogiorno, si è celebrato un minuto di silenzio. Un gesto in sé carico di significato, ma che se stancamente ripetuto a fronte di tragedie simili, senza che a ciò si accompagnino decisioni e azioni concrete, non è che un mero atto retorico.