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Il "parroco" del mondo con il coraggio di cambiare

di Rocco Gumina Il Papa realizza la sua prima visita in qualità di vescovo di Roma e successore di Pietro a Lampedusa. Già questa, per i noti motivi sociali e politici, è una grossa notizia. Ma non si tratta solo di ciò. Infatti, l'intera gestazione e realizzazione di tale evento può farci intendere con giusto calibro qual è l'opzione ecclesiale del Papa "venuto da lontano". Una scelta profondamente legata e radicata alla semplicità evangelica compiuta integralmente in Cristo e ripresentata in figure come Francesco d'Assisi. Con essa il Papa argentino imprime una forza di volontà volta al cambiamento, pur rimanendo in assoluto legame con il magistero e le personalità dei suoi predecessori. Egli è in grado di leggere i segni dei tempi. Le sue scelte, le sue parole, i suoi gesti lo mostrano chiaramente. Così la Chiesa in continuità con la sua fondazione apostolica esprime sempre una giovinezza fresca e matura grazie alla sua essenza in perenne riforma.  

Il futuro dell'Ortodossia

Christos Yannaras è un filosofo e teologo ortodosso di Atene in Grecia, dove ha tenuto un corso di presentazione dell’ortodossia nel suo confronto con l’Occidente, che ha registrato un grande successo di uditori ed editoriale nel testo delle sue lezioni ateniesi, pubblicato con il titolo dimesso  Abbecedario della fede (1983). Come scrive il prefatore, Michel Stravou, della traduzione francese ed italiana, pubblicata con il titolo  La fede dell’esperienza ecclesiale. Introduzione alla teologia ortodossa , per il teologo neo-ellenico, «il termine “Occidente” non ha un significato strettamente geografico ma designa la civiltà moderna che si è imposta al mondo intero a partire dall’Europa occidentale»; e «il termine “ortodosso” non viene usato in senso confessionale stretto bensì nel senso di un riferimento costante alla fede universale, “cattolica”, della chiesa indivisa. […] Yannaras ritiene che un vero contributo allo sforzo di riconciliazione delle chiese consisterebbe nel lavorare a

Riforme concrete. Preti e laici della Versilia scrivono al Papa

di Valerio Gigante da Adista Lo hanno preso sul serio, papa Francesco, quando parla di collegialità, quando sostiene che «il vero potere è il servizio» che ha «il suo vertice luminoso sulla Croce» e che, in quanto servizio, rimanda all’idea di «azione di governo» come «amministrazione», piuttosto che come imperium. Lo hanno preso sul serio, e gli hanno scritto, inviando a lui, ai vescovi toscani ed alla stampa le loro richieste di riforma nella vita della Chiesa. Sono un’ottantina di credenti della Versilia, la cui riflessione è stata guidata ed animata da tre preti piuttosto noti in zona: don Lenzo Lenzi, storico della Chiesa, esperto in particolare delle vicende ecclesiali del lucchese, parroco dei Sette Santi alla Darsena (la parrocchia cui appartiene anche la Chiesina del Porto, costruita da don Sirio Politi e dove giacciono le sue spoglie), animatore nel 2012 di una campagna di boicotaggio che ebbe una certa eco in zona e che chiedeva ai parrocchiani di evitare bar ed e

La Chiesa della testimonianza

di Lorenzo Banducci Lunedì ho visto un uomo vestito di bianco su un’isola in mezzo al mare. Papa Francesco ci ha regalato un'immagine romantica e densa di significati. Sono state forti e senza precedenti le sue parole che hanno scosso un’umanità gelida e indifferente, che hanno fatto tremare le nostre autorità intente, anche oggi, a districarsi nelle loro questioni piccolissime e del tutto insignificanti rispetto ai problemi che ingabbiano la vita delle persone, la vita dei più poveri.

Un anno da Nipoti

di Lorenzo Banducci Il 6 luglio 2012 passeggiavo per Pisa e, lo ammetto, avevo in testa tutto tranne che l’idea di creare un blog.

Viaggio nel paese che non cresce mai

di Giacomo Poggiali Venti anni di berlusconismo sembrano volati e buttati via, perché ancora non ci abbiamo capito niente, non abbiamo imparato, non siamo cresciuti: non siamo pronti a voltare pagina. E la crescita che si è bloccata non è di certo solo quella dei numerini del PIL. 

La mia ultima ora di religione

Diamo avvio alla nostra nuova collaborazione con gli amici di www.vinonuovo.it pubblicando questa lettera ricevuta da un maturando corredata da qualche spunto di riflessione sulla scuola. di Sergio Ventura Una lettera ricevuta da un maturando. E qualche riflessione su un luogo in cui passano molte di quelle ormai novantanove pecorelle fuggite dall'ovile

Bravi, eleganti, perbene

di Giorgio Romagnoni Per presentare questa vignetta del nostro Giorgio usiamo le parole di don Primo Mazzolari: "e se t'ammazzo col portafoglio secondo la buona creanza borghese sono forse democratico?"

Campo estivo sulla cittadinanza attiva

Pubblichiamo oggi una breve presentazione offertaci dall’amico Giorgio Romagnoni di un’interessante iniziativa formativa sulla cittadinanza attiva. di Giorgio Romagnoni Ciao a tutti, Siamo un gruppo di amici provenienti da varie associazioni e con diverse storie di impegno sociale alle spalle. Dopo aver fatto vari incontri, abbiamo deciso di affrontare la sfida di mettere insieme le nostre diverse realtà in un campo estivo. Siamo partiti da due presupposti: innanzitutto sentiamo tutti il bisogno di parlare di cittadinanza attiva per risvegliare una coscienza collettiva rispetto al bene comune, in secondo luogo ci siamo resi conto che le realtà associative, pur avendo molto da dire a riguardo, non si relazionano molto tra loro. Convinti che dal reciproco confronto possono esserci davvero dei vantaggi per tutti, abbiamo deciso allora di metterci insieme in forma autogestita in base ad una adesione individuale per fare rete e per creare un database di attività sull’impegno

C’è ancora posto per i cattolici democratici?

di Rocco Gumina La recente rottura “a caldo” della fusione “a freddo” avvenuta nelle scorse politiche tra l’Unione di Centro guidata dall’evergreen Casini, buono per ogni stagione, e Mario Monti tecnico prestato alla politica per redimerla ma che adesso cerca espiazione da essa, ci può dare l’assist per l’avvio di una riflessione circa il destino attuale e futuro di quello che una volta veniva largamente inteso come “cattolicesimo democratico”. Infatti, nel contenitore UDC – Scelta Civica ormai scoppiato da più parti, vari sono stati i protagonisti da Olivero a Riccardi, da Buttiglione alla Binetti che in un modo o nell’altro si possono accostare - con le dovute differenze e qualità - alla storia politica cattolico - democratica. Questa - dai pionieri Murri e Toniolo, ai costituenti Dossetti e De Gasperi passando per Sturzo, La Pira, Lazzati, Fanfani e Moro - ha rappresentato per l’intera nazione italiana una risorsa in termini di progetti, di idee, di visione del mondo e di rap