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Visualizzazione dei post con l'etichetta etica

Davide e Golia

di Lorenzo Banducci L’immagine con cui il nuovo Presidente del Consiglio Enrico Letta ha concluso il suo lungo discorso alla Camera per ottenere la fiducia del Parlamento al suo Governo da poco formato riassume con la semplicità leggera e pedagogica delle storie bibliche le difficoltà che incontrerà questo nuovo esecutivo nel cammino che sta iniziando ad intraprendere.

Quando udiamo i comandamenti [...] siamo presi da meraviglia per il loro carattere impossibile nel mondo.

Quando Gesù dice ciò che l'uomo deve fare, non si tratta di un'etica autosufficiente per la realizzazione dell'uomo nell'edificio e nell'ordine dell'esserci mondano. Al contrario, ogni moralità non si giustifica piuttosto che come volontà di Dio, come esser pronti per la fine del mondo e come segno del regno di Dio. Nulla di mondano può avere la minima importanza per se stesso. .Questo mondo è solo un ponte; attraversalo ma non edificarvi la tua dimora» (Hennecke, Gli apocrifi, 35). Il mondo è certo creazione di Dio e come tale non è condannabile. L'amore per la natura è proprio di Gesù, come lo sarà in seguito di Francesco d'Assisi. Egli non viola gli ordinamenti umani, ma ne accentua il valore. Per esempio il matrimonio è indissolubile. «Ciò che Dio ha unito l'uomo non deve dissolvere».

Tutto è relativo e storico nella morale cristiana salvo l'amore?

1.La fede che opera mediante l’amore Si potrebbe partire da un’idea molto semplice : quello che Dio ci dice sull’uomo essenzialmente è che l’uomo è chiamato a decidersi nella carità per la fede o, che è la stessa cosa, nella fede per la carità; perché i contenuti di queste due virtù fondamentali, fede e carità, sono identici. Vale a dire: la fede è l’atto col quale l’uomo si abbandona a Dio tutt’intero liberamente, secondo la bellissima descrizione data dalla  Dei Verbum; quindi l’atto col quale liberamente l’uomo aderisce al disegno di Dio è l’atto di fede.   L’uomo è colui che è chiamato ad aderire a un disegno, con un atto di libertà, con un’opzione fondamentale, è chiamato a far suo o a respingere un disegno, una concezione, un progetto di uomo che Dio ha.  Questo atto col quale totalmente e liberamente l’uomo fa suo il disegno di Dio noi lo chiamiamo atto di fede, che è l’atto salvifico, mentre l’atto di perdizione, il “peccato”, è quello col quale l’uomo, invece di fa

Il cardinal Meisner permette una forma di “pillola del giorno dopo”

di Joachim Meisner   in “www.domradio.de” del 31 gennaio 2013 (traduzione: www.finesettimana.org ) Il cardinale e arcivescovo di Colonia Joachim Meisner ha deciso che in futuro la “pillola del giorno dopo” è permessa, se questo medicinale non ha l'effetto di far abortire, ma solo di impedire una fecondazione conseguente a violenza. Domradio.de documenta testualmente questa presa di posizione.

La scomparsa dei "valori non negoziabili"

di Lorenzo Banducci   Per me personalmente non sono mai esistiti con questa nomenclatura (che per comodità continuerò ad utilizzare), ma i cosidetti “valori non negoziabili” sono spariti dal dibattito pubblico in vista delle prossime elezioni politiche.

Il nascere. Dal naturale all'artificiale

di Anna Rosaria Gioeni www.dimensionesperanza.it Se da una parte non si può non tener conto del gran numero di coppie con problemi di infertilità, dall’altra non si può assistere al clima da far-west in merito agli eccessi nell’applicazione di tecniche sempre più avanzate. E’ tutto giusto il dominio dei processi di procreazione?

Palla lunga e pedalare

di Giacomo Poggiali Ero pressoché certo di non andare a votare alle primarie: il clima avvelenato di questi giorni mi ha allontanato del tutto dall’idea di un centrosinistra che si scanna ancorandosi a vecchie dicotomie. I nuovi fan club che con tanta arroganza ho criticato continuano a darmi fastidio.

La forza e il coraggio di avere e manifestare un pensiero

di Marzio Paoli   Viviamo in tempi di crisi o, per usare la famosa espressione della Arendt, “oscuri”. I motivi, per pensare questo, sono molti ma, per rendersene conto, può bastare riflettere sulla incapacità quasi generale di avere un pensiero e delle idee da manifestare e confrontare. Quando si invitano le persone a riflettere e fare proposte su temi fondamentali e attuali, ci si imbatte in un’ assenza spaventosa di un pensiero “allenato” a fare il suo “mestiere”, e quello che è più sconcertante è che si ha quasi paura e una grande sfiducia a riflettere insieme agli altri. Si ha l'impressione che esprimere idee e ragionare insieme , per cercare di comprendere meglio il senso del nostro vivere presente e futuro, sia qualcosa di inutile se non di pericoloso. D'altra parte le poche esperienze che in genere si fanno a livello di ascolto, dialogo, confronto e discussione sono quasi sempre scoraggianti un po' in tutti gli ambienti, chiesa compresa. Dove si

Sulle questioni più "calde" della società e della Chiesa, la voce coraggiosa e profetica del card. Martini

Adista - 31 agosto 2012 Negli ultimi anni, il cardinale Carlo Maria Martini affrontò i temi spinosi della modernità e della Chiesa in numerosi libri, colloqui ed interviste. Nel volume scritto insieme al medico e senatore del Pd Ignazio Marino nel volume  Credere e conoscere , (Einaudi, 2006), affermò sull' omosessualità : «In alcuni casi la buona fede, le esperienze vissute, le abitudini contratte, l’inconscio e forse anche una certa inclinazione nativa possono spingere a scegliere un tipo di vita con un partner dello stesso sesso». «Non è male che, in luogo di rapporti omosessuali occasionali, due persone abbiano una certa stabilità e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli». Matrimonio no, insomma, ma riconoscimento di alcuni diritti fondamentali, sì. Unioni civili  - «Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili»: «Se alcune persone, di sesso diverso oppure dello stesso sesso, ambiscono a firmare un patto per dar

Fra la vita e la morte

  . di Niccolò Bonetti Rileggendo i miei ultimi due articoli mi sono rento conto di essere stato troppo schematico e ideologico. Volevo quindi sfumare,precisare,approfondire un po' alcune valutazioni. Si può parlare di vita umana da tutelare fin dal concepimento ma ritengo forzato parlare di persona umana se l'encefalo non si è formato E' l'anima intellettiva ,che è la cifra costitutiva della persona umana,non il DNA o altre caratteristiche e non si può parlare di anima intellettiva senza un encefalo. "Ammettere che il feto umano, dall’istante della sua concezione, riceva l’anima intellettiva quando la materia non è ancora in nulla disposta a questo riguardo, è ai miei occhi un’assurdità filosofica. È tanto assurdo quanto chiamare bebè un ovulo fecondato. Significa misconoscere completamente il movimento evolutivo, che viene in realtà considerato un semplice movimento di aumento o di crescita(Maritain,1967)."

La macchina sociale necessita d'un poco di immoralità come lubrificante. (Nicolás Gómez Dávila)

Di Niccolò Bonetti "Nei sogni, e nel comportamento quotidiano - cosa comune a tutti gli uomini - io vivo la mia vita prenatale, la mia felice immersione nelle acque materne: so che là io ero esistente." (Pasolini ,1974) Mai un tema è stato segnato da maggior ipocrisia e in nessun ambito emerge con maggior forza il grave offuscamento nei riguardi dei valori morali fondamentali quanto sul tema dell'aborto. Com'è noto,nella quasi totalità dei paesi occidentali,in nome del diritto assoluto e incondizionato della donna di disporre del proprio corpo,si è giunti a permettere l'infanticidio nei primi tre mesi di vita. Un'intera categoria di persone umane è stata privata di protezione giuridica e abbandonata all'arbitrio assoluto di altri individui che possono liberamente eliminarli se i primi non sono “graditi”e compatibili con le aspirazioni o i desideri soggettivi della società consumistica e con le sue false libertà e illusorie libertà. Com

Esiste una vendetta cristiana?

Pare che la vendetta non sia lecita. Infatti : 1. Chiunque usurpa un compito di Dio commette peccato. Ma la vendetta è un compito di Dio, secondo quel testo del Deuteronomio [32, 35]: « A me la vendetta e il castigo ». Quindi qualsiasi vendetta è illecita. 2. La persona di cui ci si vendica non è tollerata. Invece i malvagi vanno tollerati, poiché nel commentare il passo del Cantico [2, 2]: « Come un giglio tra le spine », la Glossa [ord.] afferma: « Non è veramente buono chi non è stato capace di sopportare i malvagi ». Quindi di costoro non ci si deve vendicare. 3. La vendetta si compie con dei castighi, i quali causano il timore servile. Ora, la nuova legge non è una legge di timore, ma di amore, come dice S. Agostino [Contra Adamant. 17]. Perciò almeno nel nuovo Testamento la vendetta non è lecita. 4. Si dice che si vendica colui che si rifà delle ingiurie subite. Ora, neppure al giudice è lecito punire quelli che lo offendono personalmente, stando alle parole del

La meravigliosa anormalità delle persone omosessuali

Di Niccolò Bonetti Oggi molti contemporanei tendono sempre di più a voler mettere sullo stesso piano le relazioni omosessuali e quelle eterosessuali considerandole due forme di amore equivalenti ed entrambe degne di uguale riconoscimento e tutela. Mentre per gran parte della storia umana e ad ogni latitudine l’omosessualità è stata ritenuta segno di decadenza e vizio,oggi si afferma che l’omosessualità è una variante naturale dell’orientamento sessuale. E’ questa probabilmente l’ultima delle battaglie che hanno contrassegnato la modernità :dai diritti liberali al suffragio universale per passare ai diritti sociali per giungere oggi ai diritti relativi all’orientamento sessuale.

La sofferenza del dialogo

di Lorenzo Banducci Sabato scorso si è consumato durante l’assemblea del Partito Democratico l’ennesimo tentativo da parte di questa forza politica di provare a mettere a confronto in modo costruttivo componenti ideologiche tanto diverse fra loro sul tema dei diritti civili e nello specifico sul tema delle unioni di fatto/matrimoni gay. Alla fine ne è uscita una bagarre che ha condotto da un lato all’approvazione di un documento , secondo il mio parere, molto equilibrato e frutto del lavoro di più di un anno compiuto da una commissione appositamente creata; e dall’altra alla scelta operata dall’assemblea di non votare un altro documento, che proponeva l’introduzione (fra le altre cose) dell’istituzione del matrimonio civile alle coppie omosessuali.

Al centro della vita e della storia

di Niccolò Bonetti   Secondo una certa vulgata il cristianesimo predicherebbe il disprezzo del mondo e la fuga da esso. Basti pensare al superuomo di Nietzsche: “ Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di speranze ultraterrene! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure!Una volta il sacrilegio contro Dio era il sacrilegio più grande, ma Dio è morto, e sono morti con Dio anche quei sacrileghi. Commettere sacrilegio contro la terra è ora la cosa più spaventosa, e fare delle viscere dell'imperscrutabile maggior conto che del senso della terra! Un tempo l'anima guardava al corpo con disprezzo: e allora questo disprezzo era la cosa più alta: essa lo voleva macilento, orribile, affamato. Così pensava di sfuggire ad esso e alla terra.“ E' innegabile che molte forme di spiritualità cristiana abb

"La rivoluzione è come le figlie del re Pelia, fa a pezzi l’umanità per ringiovanirla"

di Niccolò Bonetti Domani in Francia si ricorda la presa della Bastiglia da parte dei cittadini parigini che dette inizio alla Rivoluzione francese. Non voglio qui affrontare il tema del rapporto fra Chiesa e rivoluzione francese né quello più generale fra modernità e cattolicesimo. Vorrei concentrarmi su una delle figure più controverse del periodo rivoluzionario cioè Maximilien de Robespierre. Non mi interessa difendere il suo operato o demonizzarlo. Il punto su cui vorrei riflettere è un altro. Robespierre non era solo un tiranno,un sanguinario,un massacratore, un utopista. Era anche molti altri aspetti che molto difficilmente nella storia successiva si troveranno abbinate ad un uomo “di sinistra”. Era un moralista e credeva ardentemente in un Dio,per quanto non fosse quest'ultimo il Dio cristiano.