Beato chi vive la sapienza come dono! Questo sarebbe l'insegnamento di oggi. Dopo lo sbrocco, con la stizza del Gesù deluso che, convinto che avrebbero saputo e potuto fare di meglio, ha inveito contro tre città individualiste, inospitali e ingrate – troppo tronfie per lasciarsi scomporre dalla prodigiosa piccolezza di Dio – abbiamo, nel cuore dell'insuccesso della missione, una confessione, un ringraziamento e un riconoscimento: «Ti rendo lode, o Padre». Grazie a Dio, non siamo abbastanza abituati al fatto che l'unico Maestro ha imparato a ritornare piccolo insegnando, sporcandosi di vita e inzuppandosi di sudore; si giunge a ringraziare per i piccoli esempi quotidiani dei piccoli che il Padre ci pone accanto. Gesù ha il primato dell'offrirsi come piccolezza totale, anticipando qui il suo farsi Nulla sulla Croce; alimenta la nostra fede di gridare, in libera e tenera intimità: Papà, grazie! Ci mostra come il rifiuto si faccia occasione di un rinnovato incontro c
Debitori a Voltaire per la tolleranza, debitori a Lutero per il non conformismo.